'Idea bislacca e storicamente sbagliata' commenta il vicepresidente del Consiglio comunale Alessandro Draghi

"L'idea dello scultore britannico Thomas J Price, che sia necessario rappresentare 'una donna di colore e libera nello spazio rinascimentale votato al potere maschile' di piazza della Signoria è non solo bislacca, ma anche storicamente sbagliata. L'arte rinascimentale ha spesso rappresentato donne non solo libere, ma anche forti. L'ignoranza è una brutta bestia, specie se si mette al servizio della folle ideologia della cosiddetta cancel culture, che di fatto vorrebbe cancellare la nostra storia e le nostre radici di uomini e donne europei, insieme con i nostri valori". Così il vicepresidente del Consiglio comunale di Firenze ed esponente di Fdi Alessandro Draghi commentando la scultura che ritrae una giovane donna di colore con il telefonino, alta quasi 4 metri, posizionata in piazza della Signoria.
    
"E' davvero curioso - aggiunge Draghi - come si possa pensare di 'pareggiare' una figura come il David di Michelangelo, di per sé una cosa folle, con la rappresentazione di una donna del 21/o secolo intenta a fare quello che fanno il 90% delle sue coetanee: consultare il cellulare. La deriva woke arriva così nella Firenze amministrata dalla sinistra. Non ci stupisce, ma ci indigna, come crediamo sia per molti nostri concittadini, di qualunque orientamento politico. Alla sinistra nostrana è forse sfuggito che i democratici americani hanno appena perso l'elezione per il presidente Usa proprio per l'insistenza sui temi di questa non-cultura che ci vorrebbe tutti esseri ibridi, né uomini né donne, né bianchi né neri, tutti massificati ideologicamente e ipnotizzati da congegni elettronici, dimentichi della nostra storia.

"Noi invece - conclude - preferiamo restare ancorati ai valori che le opere d'arte di Firenze rappresentano per tutto il mondo: la libertà, la forza, la bellezza e la meraviglia della natura. Continueremo ad osservarle ammirati, con attenzione e occhi bene aperti". 
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