Fu il candidato scelto dal centrodestra per strappare Firenze al governo del centrosinistra che al ballottaggio del 23 giugno raccolse quasi il quaranta per cento dei voti, collezionando un dieci per cento per la propria lista civica.
Oggi sul Corriere Fiorentino Eike Schmidt racconta il suo primo anno da consigliere comunale, trascorso fra battaglie politiche e l’avanti e indietro da Napoli, dove è direttore del museo di Capodimonte.
E da ex direttore degli Uffizi, Schmidt non può che soffermarsi sulla rimozione della gru dal piazzale, un traguardo importantissimo per la città che dopo vent’anni ha potuto recuperare il proprio amatissimo skyline: “Ho fatto i complimenti a Verde in prima persona” racconta Schmidt, che ha spiegato che durante il suo mandato la rimozione non poteva essere effettuata.
E dal punto di vista politico Schmidt conferma l’approccio tenuto fin qui, un approccio che qualcuno potrebbe definire camaleontico, altri concreto, ma che il capogruppo della lista che porta il suo nome spiega in maniera molto semplice: “Voto sulla base dei temi”, afferma al Corriere Fiorentino confermando quindi l’apertura al dialogo anche con la maggioranza, della quale critica invece l’eccessiva chiusura nei confronti dell’opposizione e la mancanza di collaborazione. Uno dei voti più emblematici di questo approccio concreto di Schmidt è quello sullo stop agli affitti brevi, dove votò assieme al centrosinistra, trattandosi “anche di un nostro tema”.
Ma ovviamente da leader dell’opposizione, sono diversi i temi sui quali Schmidt critica aspramente la maggioranza, dalla sicurezza, sulla quale il centrodestra ha spesso incalzato l’amministrazione comunale, alla viabilità e gli interventi, alla luce anche delle gravissime difficoltà che i fiorentini stanno incontrando a causa dei tantissimi cantieri che si stanno aprendo in città. E, ancora, il verde urbano, con il riferimento a quello che definisce “albericidio” e la stoccata a Ecolò, colpevole di non essersi opposta al taglio di decine di piante in città.
Oggi sul Corriere Fiorentino Eike Schmidt racconta il suo primo anno da consigliere comunale, trascorso fra battaglie politiche e l’avanti e indietro da Napoli, dove è direttore del museo di Capodimonte.
E da ex direttore degli Uffizi, Schmidt non può che soffermarsi sulla rimozione della gru dal piazzale, un traguardo importantissimo per la città che dopo vent’anni ha potuto recuperare il proprio amatissimo skyline: “Ho fatto i complimenti a Verde in prima persona” racconta Schmidt, che ha spiegato che durante il suo mandato la rimozione non poteva essere effettuata.
E dal punto di vista politico Schmidt conferma l’approccio tenuto fin qui, un approccio che qualcuno potrebbe definire camaleontico, altri concreto, ma che il capogruppo della lista che porta il suo nome spiega in maniera molto semplice: “Voto sulla base dei temi”, afferma al Corriere Fiorentino confermando quindi l’apertura al dialogo anche con la maggioranza, della quale critica invece l’eccessiva chiusura nei confronti dell’opposizione e la mancanza di collaborazione. Uno dei voti più emblematici di questo approccio concreto di Schmidt è quello sullo stop agli affitti brevi, dove votò assieme al centrosinistra, trattandosi “anche di un nostro tema”.
Ma ovviamente da leader dell’opposizione, sono diversi i temi sui quali Schmidt critica aspramente la maggioranza, dalla sicurezza, sulla quale il centrodestra ha spesso incalzato l’amministrazione comunale, alla viabilità e gli interventi, alla luce anche delle gravissime difficoltà che i fiorentini stanno incontrando a causa dei tantissimi cantieri che si stanno aprendo in città. E, ancora, il verde urbano, con il riferimento a quello che definisce “albericidio” e la stoccata a Ecolò, colpevole di non essersi opposta al taglio di decine di piante in città.
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