Il sottosegretario all'Interno: “Saranno gli inquirenti a valutare se tutte le norme sono state rispettate”

"Vogliamo esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti e fare un ringraziamento ai vigili del fuoco e ai soccorritori impegnati nelle ricerche e che hanno permesso di mettere in sicurezza in poco tempo l'area. Ci sarebbero potuti essere risvolti ben peggiori essendo un'area carica di combustibili". Lo ha detto il sottosegretario all'Interno con delega ai vigili del fuoco Emanuele Prisco al termine di un sopralluogo nell'area Eni a Calenzano (Firenze).
    
"Saranno gli inquirenti a valutare se tutte le norme sono state rispettate - ha aggiunto-. Certo che in questo tipo di stabilimenti c'è un monitoraggio e sono richieste precauzione molto alte. Non è mai abbastanza quando avviene una tragedia, vuol dire che qualcosa non ha funzionato ma saranno gli organi inquirenti a stabilire cosa. Le istituzioni possono e devono adottare tutte le cautele possibili e controllare che siano prontamente adottate".

Sul tema delle morti sul lavoro: "Sono una cosa difficile da accettare, lo dico da cittadini prima che da esponente delle istituzioni. Quel che si deve fare, e che facciamo con l'azione di Governo, è tenere alti i livelli di salvaguardia. Dobbiamo sempre cercare di fare il più possibile".

Circa l'eventuale intorduzione del reato di omicidio sul lavoro, Prisco ha risposto che "le leggi le fa il Parlamento e non il Governo, ed eventuali valutazioni tecniche le lascio al ministero della Giustizia. Credo che oggi sia il momento del silenzio e del lutto per le vittime sul lavoro e dell'encomio per chi è intervenuto per mettere in sicurezza l'area per garantire l'incolumità dei cittadini".
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