Il governatore annuncia l'intenzione di attingere da altri fondi presenti in bilancio regionale per evitare che in Regione vengano fatti dei tagli alla sanità pubblica

"Le conclusioni della fondazione Gimbe parlano di un taglio dei servizi che io cercherò di evitare in Toscana il più possibile facendo però ricorso al cofinanziamento con il bilancio regionale delle spese che nella sanità possono portare al pareggio di bilancio. Dispiace dover di nuovo sacrificare somme destinate al bilancio ordinario, alle attività della Regione sul piano sociale, sul piano del trasporto pubblico, delle attività culturali, dell'istruzione, dello sport e dover nuovamente soccorrere con grosse cifre la necessità di far tornare i conti della sanità". Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, commentando la manovra economica del Governo e le valutazioni della Fondazione Gimbe.
    
"La Toscana - ha aggiunto Giani - è la Regione che in questi anni l'ha fatto di più, spostare spese del bilancio ordinario verso la spesa sanitaria ma è un modo per sopperire a una gravissima carenza di attenzione da parte del Governo sulla sanità. E' comprensibile che il 20 di novembre facciano sciopero i diretti interessati".

I dati della fondazione Gimbe, ha poi aggiunto Giani, "sono accuratamente studiati e mettono in evidenzia ciò che sul piano politico stiamo sostenendo da settimane, ovvero che al di là delle affermazione del Governo sul sostegno alla sanità, in realtà una lettura attenta della legge finanziaria mostra come non vi sia assolutamente un incremento della spesa sanitaria a sostegno della sanità pubblica tale da rilanciare l'intervento per sostenere i servizi". 
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