"Nei giorni scorsi abbiamo appreso che in Toscana ci sono alcune delle peggiori linee ferroviarie d'Italia. Il rapporto Pendolaria 2025 spiega, infatti, che la linea Firenze-Empoli-Pisa è una delle dieci peggiori d'Italia e che ci sono diverse tratte ancora a gasolio cioè che utilizzano una tecnologia molto vecchia. Il caos di queste ore che vede treni cancellati o in ritardo sulle linee regionali e dell'Alta velocità dimostrano ancora una volta quanto sia insostenibile questa situazione". Così il consigliere regionale Fdi Alessandro Capecchi.
"L'inefficienza del trasporto ferroviario è noto - aggiunge in una nota - tantoché nel mese di ottobre ben otto linee ferroviarie su 14 in Toscana non hanno rispettato la soglia minima di affidabilità e sono scattati i rimborsi per gli abbonati. Non ci sorprende che il monitoraggio del Piano regionale della mobilità abbia individuato un calo di quasi il 10% dei pendolari tra il 2019 e il 2023 a causa dell'inaffidabilità del servizio. Significa che migliaia di toscani hanno abbandonato il trasporto pubblico in favore del mezzo privato determinando così un aumento del traffico veicolare e di conseguenza dell'inquinamento".
"Per questo - spiega - ho presentato un ordine del giorno collegato al Defr della Regione Toscana che proponeva di rivedere gli indici di puntualità e invitava la Regione Toscana ad applicare le penali nei confronti di Trenitalia. La maggioranza ha respinto la mia proposta utilizzando delle motivazioni risibili e cioè dando la colpa al Governo. Il Pd si contraddice nelle sue argomentazioni".
Capecchi sottolinea che "per quanto ci riguarda riteniamo inaccettabili le condizioni dei trasporti ferroviari e non da oggi ma da sempre visto che da inizio legislatura abbiamo presentato decine di interrogazioni. Continueremo a monitorare la situazione e a chiedere che la Regione, unico soggetto titolato a farlo, pretenda il rispetto del Contratto di Servizio e degli accordi sulle infrastrutture con Rfi che risalgono al 2022. Invitiamo nuovamente Rfi, Trenitalia e l'assessore a riferire in commissione sullo stato del servizio".
"L'inefficienza del trasporto ferroviario è noto - aggiunge in una nota - tantoché nel mese di ottobre ben otto linee ferroviarie su 14 in Toscana non hanno rispettato la soglia minima di affidabilità e sono scattati i rimborsi per gli abbonati. Non ci sorprende che il monitoraggio del Piano regionale della mobilità abbia individuato un calo di quasi il 10% dei pendolari tra il 2019 e il 2023 a causa dell'inaffidabilità del servizio. Significa che migliaia di toscani hanno abbandonato il trasporto pubblico in favore del mezzo privato determinando così un aumento del traffico veicolare e di conseguenza dell'inquinamento".
"Per questo - spiega - ho presentato un ordine del giorno collegato al Defr della Regione Toscana che proponeva di rivedere gli indici di puntualità e invitava la Regione Toscana ad applicare le penali nei confronti di Trenitalia. La maggioranza ha respinto la mia proposta utilizzando delle motivazioni risibili e cioè dando la colpa al Governo. Il Pd si contraddice nelle sue argomentazioni".
Capecchi sottolinea che "per quanto ci riguarda riteniamo inaccettabili le condizioni dei trasporti ferroviari e non da oggi ma da sempre visto che da inizio legislatura abbiamo presentato decine di interrogazioni. Continueremo a monitorare la situazione e a chiedere che la Regione, unico soggetto titolato a farlo, pretenda il rispetto del Contratto di Servizio e degli accordi sulle infrastrutture con Rfi che risalgono al 2022. Invitiamo nuovamente Rfi, Trenitalia e l'assessore a riferire in commissione sullo stato del servizio".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies