La sindaca di Firenze oggi in audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera

Per una politica sulla casa "chiediamo un maggior coordinamento degli interventi legislativi per non frammentare le risorse e snellire l'assegnazione dei fondi con un finanziamento diretto a Comuni e Città Metropolitane, come da nostra richiesta. Vanno sfruttate le economie del Pnrr e le nuove risorse dei fondi Ue per la coesione finanziando progetti cantierabili dei Comuni, aumentando l'offerta di alloggi ovvero immettendo sul mercato immobili a canone calmierato anche attraverso operazioni di rigenerazione urbana". Lo ha affermato Sara Funaro, delegata Anci alle politiche abitative e sindaca di Firenze, intervenendo in audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera.

Funaro ha ribadito che "il disagio abitativo, in Italia secondo una ricerca di Nomisma del 2023, coinvolge circa 1 milione e mezzo di famiglie, circa il 6% delle famiglie italiane. Affligge sia i ceti a reddito molto basso o nullo, per i quali gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono insufficienti, sia i nuclei con un reddito 'alto' per una casa popolare ma troppo basso per il libero mercato".

Di fronte a questo scenario, per la sindaca di Firenze, "una politica per la casa va affrontata subito in modo strutturale ed efficace mediante azioni integrate e su più livelli, che devono riguardare: i fondi disponibili per il welfare abitativo, la manutenzione, gli investimenti per l'ampliamento dello stock immobiliare e della sua manutenzione, la disciplina legislativa, la rigenerazione urbana ed il riuso del patrimonio pubblico da destinare ad operazioni di housing sociale. Anci ritiene che fondi, investimenti e regole sono i tre assi su cui Governo e Parlamento debbano impegnarsi sulle politiche abitative". 
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