In una nota il capogruppo Fantozzi e l'onorevole Morgante scrivono: 'Ci impegneremo per potenziare le cure palliative'

"La Toscana è la prima Regione ad avere una legge sul suicidio assistito. Noi, fin da subito, ci siamo opposti alla proposta di legge di iniziativa popolare perché presenta dei forti profili di incostituzionalità: il suicidio assistito non è materia di competenza regionale, ma esclusiva dello Stato. FdI è e sarà sempre dalla parte della vita. Questa legge presenta una seria di criticità dal punto di vista etico, umano, giuridico e sociale e costituisce un grave precedente. Il nostro partito continuerà a impegnarsi per implementare la rete delle cure palliative ed il sistema della terapia del dolore, per garantire il diritto alla cura così come previsto dalla nostra Costituzione".
Lo dichiarano in una nota il deputato e responsabile nazionale del Dipartimento Famiglia di FdI, on. Maddalena Morgante, e il capogruppo FdI nel Consiglio regionale della Toscana, Vittorio Fantozzi.

     
"Ringraziamo i vescovi" toscani "della Chiesa Cattolica per aver ribadito che non esiste il 'diritto al suicidio' e che occorre agire sulla cura - sottolineano - Una voce, la loro, che meritava maggiore ascolto in un dibattito tanto delicato tra forze politiche e società".

    
"Tutto il centrodestra - aggiunge Fantozzi - ha votato contro la proposta di legge e in aula ha dimostrato di essere una coalizione già pronta a governare la Toscana, capace di fare gli interessi dei cittadini senza cadere in battaglie ideologiche ma tenendo alto il livello della discussione democratica".
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