La protesta contro lo spostamento dei treni dall'Alta Velocità alla linea lenta

Flash mob, il 17 giugno, dei sindaci del Valdarno aretino e fiorentino a sostegno della battaglia dei pendolari contro lo spostamento dei treni da e per il Valdarno dall'Alta velocità alla linea lenta.
    
Tutti assieme e indossando la fascia tricolore, i sindaci si recheranno a Firenze in treno (convoglio delle 7:56 da Montevarchi, 8:01 da San Giovanni, 8:08 da Figline) concludendo l'evento di fronte alla sede di Rfi, all'interno della stazione di Santa Maria Novella. "Non è possibile pensare - si spiega in una nota - che un lavoratore possa affrontare ulteriori disagi per recarsi nel luogo di lavoro, togliendo tempo alla vita privata e mettendo a dura prova l'organizzazione di qualsiasi attività extra lavorativa".

  
All'iniziativa hanno aderito, si spiega sempre nella nota, anche i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli, Cristiano Benucci, Marco Casucci e Gabriele Veneri.

    
Nel comunicato si ricorda che i sindaci del Valdarno "hanno più volte attenzionato i vertici di Rfi e Trenitalia sull'annosa problematica dei disagi legati alla fruizione della linea ferroviaria che interessa la vallata". Ora poi "sta crescendo sempre più e, soprattutto, nel corso degli ultimi giorni, la preoccupazione dei pendolari a seguito dell'annuncio, da parte di Rfi e Trenitalia, relativo a uno spostamento dei treni interregionali dalla linea dell'Alta velocità a quella lenta a partire dall'1 gennaio 2026".

La Regione, col governatore Eugenio Giani e l'assessore ai trasporti Stefano Baccelli, "ha già preso posizione in merito". Ora per "creare un momento di attenzione contro questa scellerata soluzione, ma anche per dimostrare solidarietà e rispetto verso chi ogni mattina parte con questi convogli, subendo spesso disagi e ritardi, tutti i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino si sono mobilitati per prestare il loro sostegno e far sentire la loro voce".

Non parteciperà alla manifestazione la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini secondo cui è "ingiustificabile la posizione espressa" da Giani e Baccelli: "Le loro dichiarazioni, tardive e preoccupanti, confermano che la Regione era perfettamente a conoscenza di quanto stava accadendo, come dimostra la lettera del 4 maggio inviata a Rfi e Trenitalia, ma ha scelto di non informare né i sindaci del Valdarno, né le rappresentanze del Comitato dei pendolari".

Quanto alla manifestazione del 17 giugno "proposta dal Pd e dai consiglieri Ceccarelli e Benucci" afferma: "Basta con la strumentalizzazione delle criticità a fini elettorali. Se sono realmente interessati ai pendolari che pretendono anche loro dalla Regione la convocazione urgente di un tavolo di confronto con Rfi alla presenza anche dei sindaci del Valdarno e i comitati dei pendolari per pretendere il blocco delle modifiche previste e impedire la deviazione dei treni regionali sulla linea Lenta. Non è il tempo della teoria, ma di azioni concrete da pretendere in difesa del nostro Valdarno da sempre ignorato e sfruttato dalla Regione come è stato fatto con i rifiuti e la sanità".
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