Commenti e reazioni in Toscana per la mancata riconferma di Tomaso Montanari (in foto) a presidente delle fondazione del Museo Ginori di Sesto Fiorentino.
Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura del Consiglio toscano, esprime "sconcerto per il metodo con cui si affrontano scelte che riguardano istituzioni culturali di tale rilievo, come la Fondazione Museo Ginori di Doccia a Sesto Fiorentino. Provo profondo dispiacere e disappunto di fronte a decisioni che sembrano rispondere a una logica spartitoria anziché a criteri di funzionalità, efficacia e autorevolezza".
Diana Kapo, segretaria provinciale di Sinistra italiana Firenze e Irene Falchini, capogruppo Si in consiglio comunale a Sesto Fiorentino sottolineano: "smentendo la sua stessa volontà, senza fornire spiegazioni e senza coinvolgere Comune di Sesto Fiorentino e Regione Toscana, il ministro della Cultura Giuli ha nominato alla guida della Fondazione Ginori un suo fedelissimo, Marco Corsini, sindaco del comune di Rio dell'Elba, assessore a Roma con Alemanno e con un lungo curriculum di incarichi tra i più disparati, nessuno dei quali ha però a che fare con i beni culturali. Una scelta basata evidentemente sulla fedeltà politica e non sulla competenza".
Critico anche il segretario della Cgil di Firenze Bernardo Marasco: "Grave e incomprensibile la non riconferma del professor Montanari come presidente della fondazione del museo Ginori - osserva -. Montanari, oltre alla rinomata competenza che incarna su queste materie, ha sempre rappresentato con forza come il valore del lavoro sia strettamente legato alla bellezza dei manufatti che le mani delle lavoratrici e dei lavoratori della Ginori hanno modellato nei secoli. Il rammarico non potrebbe essere più grande perché rischiamo di perdere una grande occasione di rilancio del museo e del suo valore storico di relazione con il territorio".
Lorenzo Zambini, segretario del Pd Sesto Fiorentino parla di "atto inaccettabile e di un metodo inqualificabile, che contraddice lo spirito di collaborazione e visione necessario per la gestione della Fondazione Ginori, confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, l'approccio di questa destra al governo".
Il Movimento 5 Stelle "condanna con fermezza la decisione unilaterale del ministero della Cultura di nominare Marco Corsini", e secondo la capogruppo M5s in Consiglio regionale Irene Galletti "l'esclusione della Toscana da questa decisione dimostra ancora una volta la volontà del governo Meloni di accentrare il potere e occupare le istituzioni con criteri di fedeltà politica anziché di competenza. Il rischio è che questa scelta comprometta il futuro del Museo Ginori."
Sul punto si è epsresso anche il deputato e coordinatore regionale dem Emiliano Fossi: "Nutriamo forti dubbi e proviamo profondo sconcerto per l'intenzione del ministro della Cultura Alessandro Giuli di nominare il sindaco di Rio dell'Elba Marco Corsini presidente della Fondazione Museo Ginori di Sesto Fiorentino. Una scelta illogica, che porta di fatto a sostituire una figura di indubbia competenza nel settore, quella del presidente uscente della fondazione Tomaso Montanari, con una persona che, pur avendo un assunto incarichi prestigiosi in altri comparti della pubblica amministrazione e nel privato, non ha però alcuna esperienza e conoscenza del settore stesso. Depositerò un'interrogazione sulla vicenda. Il ministro Giuli deve spiegare in Parlamento le reali motivazioni di questa scelta incomprensibile".
Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura del Consiglio toscano, esprime "sconcerto per il metodo con cui si affrontano scelte che riguardano istituzioni culturali di tale rilievo, come la Fondazione Museo Ginori di Doccia a Sesto Fiorentino. Provo profondo dispiacere e disappunto di fronte a decisioni che sembrano rispondere a una logica spartitoria anziché a criteri di funzionalità, efficacia e autorevolezza".
Diana Kapo, segretaria provinciale di Sinistra italiana Firenze e Irene Falchini, capogruppo Si in consiglio comunale a Sesto Fiorentino sottolineano: "smentendo la sua stessa volontà, senza fornire spiegazioni e senza coinvolgere Comune di Sesto Fiorentino e Regione Toscana, il ministro della Cultura Giuli ha nominato alla guida della Fondazione Ginori un suo fedelissimo, Marco Corsini, sindaco del comune di Rio dell'Elba, assessore a Roma con Alemanno e con un lungo curriculum di incarichi tra i più disparati, nessuno dei quali ha però a che fare con i beni culturali. Una scelta basata evidentemente sulla fedeltà politica e non sulla competenza".
Critico anche il segretario della Cgil di Firenze Bernardo Marasco: "Grave e incomprensibile la non riconferma del professor Montanari come presidente della fondazione del museo Ginori - osserva -. Montanari, oltre alla rinomata competenza che incarna su queste materie, ha sempre rappresentato con forza come il valore del lavoro sia strettamente legato alla bellezza dei manufatti che le mani delle lavoratrici e dei lavoratori della Ginori hanno modellato nei secoli. Il rammarico non potrebbe essere più grande perché rischiamo di perdere una grande occasione di rilancio del museo e del suo valore storico di relazione con il territorio".
Lorenzo Zambini, segretario del Pd Sesto Fiorentino parla di "atto inaccettabile e di un metodo inqualificabile, che contraddice lo spirito di collaborazione e visione necessario per la gestione della Fondazione Ginori, confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, l'approccio di questa destra al governo".
Il Movimento 5 Stelle "condanna con fermezza la decisione unilaterale del ministero della Cultura di nominare Marco Corsini", e secondo la capogruppo M5s in Consiglio regionale Irene Galletti "l'esclusione della Toscana da questa decisione dimostra ancora una volta la volontà del governo Meloni di accentrare il potere e occupare le istituzioni con criteri di fedeltà politica anziché di competenza. Il rischio è che questa scelta comprometta il futuro del Museo Ginori."
Sul punto si è epsresso anche il deputato e coordinatore regionale dem Emiliano Fossi: "Nutriamo forti dubbi e proviamo profondo sconcerto per l'intenzione del ministro della Cultura Alessandro Giuli di nominare il sindaco di Rio dell'Elba Marco Corsini presidente della Fondazione Museo Ginori di Sesto Fiorentino. Una scelta illogica, che porta di fatto a sostituire una figura di indubbia competenza nel settore, quella del presidente uscente della fondazione Tomaso Montanari, con una persona che, pur avendo un assunto incarichi prestigiosi in altri comparti della pubblica amministrazione e nel privato, non ha però alcuna esperienza e conoscenza del settore stesso. Depositerò un'interrogazione sulla vicenda. Il ministro Giuli deve spiegare in Parlamento le reali motivazioni di questa scelta incomprensibile".
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