La risposta del deputato e Segretario regionale del Pd Toscana

"Di fronte al fermo NO del Pd Toscana ai CPR in Toscana, cioè i centri di detenzione dove i basilari diritti umani vengono negati, la destra di Fratelli d'italia non trova niente di meglio che rispondere: “Fossi se li porti a casa sua”. Con “Se li porti” intende i migranti naturalmente, cioè da questa loro espressione ‘oggetti’, non esseri umani. Se si intende ‘casa mia’ come Comune, sappiano che quando ero sindaco di Campi Bisenzio mi sono opposto in modo fermo e intransigente ogni volta che trapelava l'ipotesi di realizzare un luogo simile nella zona dell'ex Hangar. Ed è lo stesso identico motivo per il quale sono contrario ora: sono luoghi disumani. Se per ‘casa mia’, invece, intendono quella dove vivo, beh l'affermazione si commenta da sola. Soprattutto se detta da politici e rappresentanti delle Istituzioni. Ma “casa mia, casa tua, che differenza c'è” come canta in un suo brano Ghali.
Questa idea della chiusura, questa retorica dell'esclusione, questa ripetitiva e ossessiva distinzione dagli altri non solo è fuori dal mondo, non solo è una modalità di pensare che combatterò sempre, ma è anche il muro verso il quale questa destra sbatterà pesantemente. Sono incapaci e ideologici: hanno fatto molte promesse e hanno capitalizzato consenso sulla questione immigrazione, ma stanno miseramente fallendo e i CPR sono il triste diversivo - come nel caso dei centri per migranti costruiti in Albania a spese degli italiani - per coprire i loro insuccessi. Le politiche di questo governo stanno solo aumentando l’irregolarità e l'insicurezza, è sempre più chiaro". Così il deputato Emiliano Fossi, e Segretario regionale del Pd Toscana, sul proprio profilo Instagram, in merito alla vicenda dei CPR in Toscana
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