"La riforma del turismo pone la Toscana in una posizione d'avanguardia nella gestione di un settore tra i più complessi del nostro tempo, che oggi più che mai richiede interventi capaci di bilanciare la crescita economica con la tutela della qualità della vita. La nuova normativa rappresenta un passo decisivo per dotare le amministrazioni comunali, come nel caso di Firenze, di strumenti concreti per gestire un comparto, che da un lato genera ricchezza, ma dall'altro crea difficoltà nell'esercizio del governo delle città". Così i consiglieri regionali Pd Cristina Giachi e Andrea Vannucci.
"Le prese di posizioni di molti sindaci e sindache toscane dimostrano come l'urgenza di dare ai Comuni maggiori poteri per regolamentare la presenza di locazioni e di attività turistiche - aggiungono in una nota -, non fosse solo una prerogativa del capoluogo, ma un bisogno ormai diffuso. Merito di questa riforma è anche quello di fare chiarezza e di introdurre misure di sostegno per alcuni segmenti del comparto".
"Nei giorni scorsi c'è chi ha chiamato questa riforma una legge sovietica - concludono -. Invece noi crediamo che sia una legge coraggiosa di cui siamo molto orgogliosi e che la Toscana introduce nell'interesse dei suoi cittadini".
"Le prese di posizioni di molti sindaci e sindache toscane dimostrano come l'urgenza di dare ai Comuni maggiori poteri per regolamentare la presenza di locazioni e di attività turistiche - aggiungono in una nota -, non fosse solo una prerogativa del capoluogo, ma un bisogno ormai diffuso. Merito di questa riforma è anche quello di fare chiarezza e di introdurre misure di sostegno per alcuni segmenti del comparto".
"Nei giorni scorsi c'è chi ha chiamato questa riforma una legge sovietica - concludono -. Invece noi crediamo che sia una legge coraggiosa di cui siamo molto orgogliosi e che la Toscana introduce nell'interesse dei suoi cittadini".
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