Il Presidente regionale ha così commentato la legge sull'autonomia differenziata al termine della presentazione del libro di Fassina dedicato al tema

"Una esasperazione del concetto di autonomia che porta ad un rischio di separazione". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si è espresso sulla legge per l'autonomia differenziata intervenendo alla presentazione del saggio di Stefano Fassina 'Perché l'autonomia differenziata fa male anche al nord' che si è svolta a Palazzo Strozzi Sacrati.
    
"Il libro di Fassina - ha detto Giani - evidenzia gli effetti negativi che l'autonomia differenziata crea non solo alle regioni del sud ma anche a quelle del nord: il separare, il rendere le regioni autarchiche crea un danno anche alle regioni più ricche".

Per Giani "arrivare ad attribuire 23 materie, cioè la quasi totalità delle materie relative ai servizi, alla gestione delle utilità pubbliche, alle Regioni è un'esasperazione del concetto di autonomia. Noi siamo favorevoli invece a un regionalismo equilibrato, a uno Stato che, come dice l'articolo 5 della Costituzione, vede la Repubblica una e indivisibile che valorizza le autonomie locali".

     
Fassina, economista, ex parlamentare, già viceministro dell'economia, ha esposto le tesi contenute nel suo libro: "L'autonomia differenziata in questa versione estrema - ha detto - fa male anche al centro e al nord non solo al sud. Le politiche economiche vengono frammentate in una fase storica in un cui c'è bisogno dello stato nazionale che si faccia carico delle misure più rilevanti, dalla politiche industriali alle politiche per l'energia alle politiche per i trasporti. Il risultato è un indebolimento complessivo dell'Italia che colpisce le imprese, i cittadini, i lavoratori".
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