"Chiedo al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, per garantire interventi rapidi alle comunità colpite dal forte maltempo. Difendo la mia terra e i miei concittadini con determinazione". In queste ore il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha firmato la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale. "Stiamo affrontando, insieme agli enti locali, una situazione molto seria, con il grande impegno della nostra Protezione civile ed il prezioso supporto di quella nazionale", ha affermato il presidente della Regione in una nota.
"C'è una considerazione importante che già ora possiamo fare - ha proseguito - e che riguarda il motivo di massima preoccupazione di questa emergenza: il sistema Arno ha funzionato, è questo l'elemento più significativo che possiamo mettere in risalto dopo ore e ore di intense precipitazioni che hanno colpito in modo particolare la Toscana centrale e il bacino dell'Arno. I lavori fatti in questi anni sull'Arno sono stati determinanti".
La situazione problematica che si era venuta a creare nel basso corso dell'Arno, ha spiegato Giani, "è stata efficacemente fronteggiata grazie al riempimento della cassa di espansione di Roffia, 5 milioni di metri cubi di acqua, che ha immediatamente portato i benefici nel prevenire rischi di alluvione a Signa, Santa Croce, Montopoli e area del comprensorio del cuoio. Insieme a questo, fondamentale è stata, ieri alle 15,50, l'apertura dello Scolmatore a Pontedera, che ha garantito un flusso costante di 500 metri cubi di acqua al secondo verso il mare, bypassando l'Arno a Pisa. L'ondata di piena è arrivata in città alleggerita e i possenti carichi d'acqua, pur arrivando a due metri dalle spallette, non hanno causato tracimazioni".
Alla richiesta del governatore risponde l'onorevole Francesco Michelotti (FdI): "La richiesta fatta dal presidente della Toscana Eugenio Giani al governo, di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, è al vaglio del ministero della Protezione civile e segue una precisa istruttoria. Il governo Meloni farà tutto quello che è necessario a tutela della popolazione toscana".
"C'è una considerazione importante che già ora possiamo fare - ha proseguito - e che riguarda il motivo di massima preoccupazione di questa emergenza: il sistema Arno ha funzionato, è questo l'elemento più significativo che possiamo mettere in risalto dopo ore e ore di intense precipitazioni che hanno colpito in modo particolare la Toscana centrale e il bacino dell'Arno. I lavori fatti in questi anni sull'Arno sono stati determinanti".
La situazione problematica che si era venuta a creare nel basso corso dell'Arno, ha spiegato Giani, "è stata efficacemente fronteggiata grazie al riempimento della cassa di espansione di Roffia, 5 milioni di metri cubi di acqua, che ha immediatamente portato i benefici nel prevenire rischi di alluvione a Signa, Santa Croce, Montopoli e area del comprensorio del cuoio. Insieme a questo, fondamentale è stata, ieri alle 15,50, l'apertura dello Scolmatore a Pontedera, che ha garantito un flusso costante di 500 metri cubi di acqua al secondo verso il mare, bypassando l'Arno a Pisa. L'ondata di piena è arrivata in città alleggerita e i possenti carichi d'acqua, pur arrivando a due metri dalle spallette, non hanno causato tracimazioni".
Alla richiesta del governatore risponde l'onorevole Francesco Michelotti (FdI): "La richiesta fatta dal presidente della Toscana Eugenio Giani al governo, di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, è al vaglio del ministero della Protezione civile e segue una precisa istruttoria. Il governo Meloni farà tutto quello che è necessario a tutela della popolazione toscana".
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