"Non credo che la risposta all'overtourism siano i numeri chiusi. Chi cerca cultura non deve essere rifiutato, ma gestito" le parole del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dal palco del teatro del Maggio di Firenze a "Repubblica Insieme" in occasione del panel "Toscana del sapere".
"Orientare in modo articolato il turismo è una sfida che ci poniamo e di cui ci facciamo carico" ha aggiunto Giani che punta sul progetto di una "Toscana diffusa": "La cultura, che non è solo nei grandi centri ma si vede nella capillarità dei territori, in ognuno dei nostri 273 comuni".
Per l'arte contemporanea l'esempio da seguire secondo il governatore è Palazzo Strozzi a Firenze, realtà che ha saputo unire opere della tradizione a idee visionarie e sperimentazioni internazionali: "La contemporaneità si promuove realizzando tanti Palazzi Strozzi".
Giani, che in questi anni ha mantenuto la delega alla cultura, rimarca che durante il suo mandato non ci sono mai stati tagli alla cultura: "Mai meno di 30 milioni l'anno". Anzi la scelta di questa delega, nata nell'ottobre 2020, durante la costituzione della giunta e in piena pandemia Covid "fu proprio perché in una situazione di emergenza avevo il timore che potessero essere ridimensionate le risorse alla cultura, mentre il patrimonio della Toscana e di Firenze devono essere preservati".
Non manca un richiamo al recente declassamento del Teatro della Toscana da parte della Commissione del ministero: "Mi preoccupa quell'atteggiamento con cui, per motivi politici, si decide di declassare una realtà che ha elementi di vitalità straordinaria".
Il governatore ricorda che in questi anni la Regione ha destinato le risorse alle iniziative più varie: dal sostegno del Maggio Fiorentino a quello della Pergola, dalle residenze per artisti agli spettacoli dal vivo nei Comuni.
"Orientare in modo articolato il turismo è una sfida che ci poniamo e di cui ci facciamo carico" ha aggiunto Giani che punta sul progetto di una "Toscana diffusa": "La cultura, che non è solo nei grandi centri ma si vede nella capillarità dei territori, in ognuno dei nostri 273 comuni".
Per l'arte contemporanea l'esempio da seguire secondo il governatore è Palazzo Strozzi a Firenze, realtà che ha saputo unire opere della tradizione a idee visionarie e sperimentazioni internazionali: "La contemporaneità si promuove realizzando tanti Palazzi Strozzi".
Giani, che in questi anni ha mantenuto la delega alla cultura, rimarca che durante il suo mandato non ci sono mai stati tagli alla cultura: "Mai meno di 30 milioni l'anno". Anzi la scelta di questa delega, nata nell'ottobre 2020, durante la costituzione della giunta e in piena pandemia Covid "fu proprio perché in una situazione di emergenza avevo il timore che potessero essere ridimensionate le risorse alla cultura, mentre il patrimonio della Toscana e di Firenze devono essere preservati".
Non manca un richiamo al recente declassamento del Teatro della Toscana da parte della Commissione del ministero: "Mi preoccupa quell'atteggiamento con cui, per motivi politici, si decide di declassare una realtà che ha elementi di vitalità straordinaria".
Il governatore ricorda che in questi anni la Regione ha destinato le risorse alle iniziative più varie: dal sostegno del Maggio Fiorentino a quello della Pergola, dalle residenze per artisti agli spettacoli dal vivo nei Comuni.
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