"La paura sicuramente c'è, però vediamo. Stamattina abbiamo avuto da parte sua un discorso che non è andato contro nessuno, toni più gioviali e pacati, e speriamo che questo non avvenga. Sicuramente il timore c'é". Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha risposto a chi gli ha chiesto se teme per le ripercussioni sull'export regionale derivanti dall'elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump.
"Sono abituato a valutare le cose quando si concretizzano e si realizzano, quindi vediamo i suoi primi atti di governo - ha aggiunto Giani commentando i risultati elettorali -. Sicuramente la sua concezione è molto concentrata sugli interessi e l'autonomia e l'identità degli Stati Uniti, senza avere quel respiro di carattere mondiale che ha caratterizzato dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti. Ho la sensazione che dovremo avere consapevolezza che in Europa dovremmo andare molto più da soli che la tutela e la copertura dal punto di vista militare degli Stati Uniti che poi sono il paese leader della Nato".
"Prendiamo l'aspetto positivo - conclude Giani commentando l'esito delle presidenziali Usa -, non lo avrei voluto prendere ma prendiamo l'aspetto che ci responsabilizza a rendere l'Europa sempre più integrata, fatta di una propria identità valoriale e di integrazione fra i popoli perché ho la sensazione che dall'esterno saremo meno difesi".
Per Giani è l'occasione per dare "più accentuazione ad un carattere più europeista perché nel mondo ci sono gli Stati Uniti e c'è la Russia, c'è l'India e c'è la Cina, con i singoli 27 stati europei non andiamo da nessuna parte, andiamo a costruire una politica, andiamo a rendere sviluppo per i nostri cittadini nel nostro territorio rafforzando quello che è il senso e l'identità dell'Europa".
"Sono abituato a valutare le cose quando si concretizzano e si realizzano, quindi vediamo i suoi primi atti di governo - ha aggiunto Giani commentando i risultati elettorali -. Sicuramente la sua concezione è molto concentrata sugli interessi e l'autonomia e l'identità degli Stati Uniti, senza avere quel respiro di carattere mondiale che ha caratterizzato dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti. Ho la sensazione che dovremo avere consapevolezza che in Europa dovremmo andare molto più da soli che la tutela e la copertura dal punto di vista militare degli Stati Uniti che poi sono il paese leader della Nato".
"Prendiamo l'aspetto positivo - conclude Giani commentando l'esito delle presidenziali Usa -, non lo avrei voluto prendere ma prendiamo l'aspetto che ci responsabilizza a rendere l'Europa sempre più integrata, fatta di una propria identità valoriale e di integrazione fra i popoli perché ho la sensazione che dall'esterno saremo meno difesi".
Per Giani è l'occasione per dare "più accentuazione ad un carattere più europeista perché nel mondo ci sono gli Stati Uniti e c'è la Russia, c'è l'India e c'è la Cina, con i singoli 27 stati europei non andiamo da nessuna parte, andiamo a costruire una politica, andiamo a rendere sviluppo per i nostri cittadini nel nostro territorio rafforzando quello che è il senso e l'identità dell'Europa".
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