"Da convegni come quello organizzato ieri dal Pd" in Parlamento "raccolgo l'idea che la legge toscana" sul fine vita "sia un punto di riferimento a livello nazionale. Tutti sono incuriositi nel capire, nel sapere, come è stata approvata e come ha funzionato". E' quanto ha affermato oggi il presidente della Toscana Eugenio Giani rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza stampa a Firenze.
"Pensate al caso di Daniele Pieroni lo scrittore, poeta, così attento alla vita, che ha fatto quella scelta e nella sua Chiusi qualche giorno fa, accanto ai parenti, agli amici, ha dato seguito con autodeterminazione a quella che riteneva la scelta migliore per sé", ha quindi aggiunto il governatore.
"Mi sembra che sotto questo aspetto la Regione Toscana stia sempre più diventando riferimento per chi vuol procedere con leggi regionali, ma soprattutto per il legislatore nazionale. In questo convegno abbiamo avuto la dimostrazione che si sente sempre più il distacco, fra una sentenza la 242 del 2019 che fissa i principi con cui poter andare a un fine vita medicalmente assistito e i 6 anni" passati senza che si sia legiferato.
"Pensate al caso di Daniele Pieroni lo scrittore, poeta, così attento alla vita, che ha fatto quella scelta e nella sua Chiusi qualche giorno fa, accanto ai parenti, agli amici, ha dato seguito con autodeterminazione a quella che riteneva la scelta migliore per sé", ha quindi aggiunto il governatore.
"Mi sembra che sotto questo aspetto la Regione Toscana stia sempre più diventando riferimento per chi vuol procedere con leggi regionali, ma soprattutto per il legislatore nazionale. In questo convegno abbiamo avuto la dimostrazione che si sente sempre più il distacco, fra una sentenza la 242 del 2019 che fissa i principi con cui poter andare a un fine vita medicalmente assistito e i 6 anni" passati senza che si sia legiferato.
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