Per i danni da maltempo delle scorse settimane in varie parti della Toscana "ci sono tutte le condizioni per la richiesta di stato di emergenza nazionale. Io l'ho fatta subito e il direttore della Protezione civile Ceciliano mi disse di attendere una settimana e vedere quello che poteva succedere con la nuova allerta meteo successiva. Ora quell'allerta è passata e la questione dell'emergenza la pongo con chiarezza e forza. E penso e spero che verrà accordata perché la dichiarazione nazionale ci consente di attivare le somme urgenze e di intervenire". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in un'informativa al Consiglio regionale sui recenti eventi alluvionali.
Secondo Giani, che è intervenuto sull'argomento anche a margine della seduta, "la Regione questa volta ha saputo far prevenzione e ha limitato al massimo i danni".
"La previsione da parte della Toscana per l'allerta è stata ben calibrata - ha osservato - attraverso i sistemi di allarme e attraverso la sollecitazione degli enti locali a prendere le misure conseguenti. I sindaci hanno chiuso nella quasi totalità dei comuni le scuole, i parchi, giardini e altro, grazie a queste chiusure con l'allerta arancione che poi è diventata rossa non si sono registrati danni alle persone".
"E' emersa la delicatezza del reticolato idrico minore - ha detto ancora -, perché con le bombe d'acqua i piccoli corsi creano danni ingenti", invece "sull'Arno i sistemi di protezione hanno funzionato".
Tra questi "hanno funzionato perfettamente la cassa espansione di Roffia a San Miniato e lo Scolmatore, per il quale abbiamo calcolato bene i tempi di apertura. Ha svolto un ruolo importantissimo per evitare l'esondazione dell'Arno a Pisa. Però la situazione è problematica in tanti territori, a Empoli per l'Orme, a Cerreto, Vinci ma anche a San Donnino, e a Sesto Fiorentino o a Vaglia. E poi nei comuni lungo l'asta della Sieve e in Mugello e Alto Mugello", dove si registra il problema delle frane.
Proprio per il Mugello, "dove dal 2023 sui sono registrate cinque emergenze: quattro alluvioni e il terremoto", ha sottolineato il governatore, "serve un piano speciale" e domani "ho convocato i sindaci del territorio e della Valdisieve".
Giani ha poi ribadito la volontà di arrivare a una legge affinché i Comuni si dotino di Pac, Piani di adattamento ai cambiamenti climatici.
Secondo Giani, che è intervenuto sull'argomento anche a margine della seduta, "la Regione questa volta ha saputo far prevenzione e ha limitato al massimo i danni".
"La previsione da parte della Toscana per l'allerta è stata ben calibrata - ha osservato - attraverso i sistemi di allarme e attraverso la sollecitazione degli enti locali a prendere le misure conseguenti. I sindaci hanno chiuso nella quasi totalità dei comuni le scuole, i parchi, giardini e altro, grazie a queste chiusure con l'allerta arancione che poi è diventata rossa non si sono registrati danni alle persone".
"E' emersa la delicatezza del reticolato idrico minore - ha detto ancora -, perché con le bombe d'acqua i piccoli corsi creano danni ingenti", invece "sull'Arno i sistemi di protezione hanno funzionato".
Tra questi "hanno funzionato perfettamente la cassa espansione di Roffia a San Miniato e lo Scolmatore, per il quale abbiamo calcolato bene i tempi di apertura. Ha svolto un ruolo importantissimo per evitare l'esondazione dell'Arno a Pisa. Però la situazione è problematica in tanti territori, a Empoli per l'Orme, a Cerreto, Vinci ma anche a San Donnino, e a Sesto Fiorentino o a Vaglia. E poi nei comuni lungo l'asta della Sieve e in Mugello e Alto Mugello", dove si registra il problema delle frane.
Proprio per il Mugello, "dove dal 2023 sui sono registrate cinque emergenze: quattro alluvioni e il terremoto", ha sottolineato il governatore, "serve un piano speciale" e domani "ho convocato i sindaci del territorio e della Valdisieve".
Giani ha poi ribadito la volontà di arrivare a una legge affinché i Comuni si dotino di Pac, Piani di adattamento ai cambiamenti climatici.
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