"Sono molto contento dell'approvazione della legge sulla Toscana diffusa dedicata a supportare e valorizzare quei due terzi dei Comuni della Toscana che non sono la grande città ma vivono la loro dimensione di presidio e che non vengono considerati come dovrebbero. Vogliamo invertire la tendenza, noi dobbiamo mettere risorse e valorizzare tutto quello che è possibile da un punto di vista sociale, abitativo, di trasporti, di connettività online e rigenerazione urbana, di utilizzazione di spazi per attività commerciali che stimolino le famiglia a stare in questi borghi". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commentando l'approvazione della proposta di legge per la valorizzazione della Toscana diffusa.
"In una regione come la Toscana - ha aggiunto - sono un'ampia superficie che necessita di un supplemento di impegno da parte della Regione Toscana. Penso che l'approvazione di questa legge darà molto respiro alle attività che in questi borghi è possibile fare".
Giani ha presentato un emendamento alle legge, approvato dall'aula, che prevede l'inserimento di uno stanziamento, per il solo 2025, di circa 2,3 milioni: 750 mila euro per le locazioni residenziali, 750 mila euro per gli acquisti residenziali in territori montani; 500 mila euro per il mantenimento degli esercizi di vicinato nei centri non capoluogo di provincia; ulteriori 300 mila euro per il sostegno dello sviluppo economico in ambito agroalimentare.
"In una regione come la Toscana - ha aggiunto - sono un'ampia superficie che necessita di un supplemento di impegno da parte della Regione Toscana. Penso che l'approvazione di questa legge darà molto respiro alle attività che in questi borghi è possibile fare".
Giani ha presentato un emendamento alle legge, approvato dall'aula, che prevede l'inserimento di uno stanziamento, per il solo 2025, di circa 2,3 milioni: 750 mila euro per le locazioni residenziali, 750 mila euro per gli acquisti residenziali in territori montani; 500 mila euro per il mantenimento degli esercizi di vicinato nei centri non capoluogo di provincia; ulteriori 300 mila euro per il sostegno dello sviluppo economico in ambito agroalimentare.
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