"Il turismo è l'elemento che permette di esaltare e valorizzare il patrimonio intellettuale, sociale, culturale e l'attrazione che i nostri beni artistici e naturali hanno. Non bisogna guardare solo al Pil, ma anche alla rete di relazioni che chi arriva qui crea in un Paese così attrattivo come l'Italia. La Toscana è una regione che ospita circa 48 milioni di persone ogni anno solo nello stretto sistema dell'accoglienza tradizionale, che diventano circa 100 se consideriamo chi arriva per un solo giorno o per motivi di lavoro e non si lascia sfuggire l'occasione di fare almeno una passeggiata nelle nostre città e vivere per qualche ora la regione.
Abbiamo quindi bisogno di Istituzioni che sappiano incentivare ma anche governare questi flussi". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani intervenendo al Forum internazionale del Turismo in corso a Firenze.
"Nessuno parli di numero chiuso nelle nostre città: ho ancora davanti agli occhi Firenze con piazza del Duomo deserta nei giorni della terribili della pandemia e quello che ha comportato per la città l'assenza forzata delle persone. In Toscana stiamo piuttosto cercando di indirizzare i visitatori verso moltissime realtà che rimangono nascoste rispetto ai tradizionali centri di attrazione" ha aggiunto.
"La Toscana che chiamiamo "diffusa" è la regione con il numero più alto di strutture agrituristiche, oggi quasi seimila, che valorizzano zone come la Val d'Orcia e il Chianti che integrano con il loro paesaggio l'identità storica e culturale del territorio e producono un modo diverso di vedere e vivere il paesaggio" ha detto il governatore.
Per Giani "è necessaria una sinergia e un'alleanza a livello nazionale fra operatori economici, istituzioni e operatori culturali per creare legami in grado di costruire ponti fra le nostre comunità, la nostra identità culturale ed il nostro stile di vita da offrire al percorso di chi viene visitarci e questo Forum è una importante opportunità per lanciare questo messaggio".
Abbiamo quindi bisogno di Istituzioni che sappiano incentivare ma anche governare questi flussi". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani intervenendo al Forum internazionale del Turismo in corso a Firenze.
"Nessuno parli di numero chiuso nelle nostre città: ho ancora davanti agli occhi Firenze con piazza del Duomo deserta nei giorni della terribili della pandemia e quello che ha comportato per la città l'assenza forzata delle persone. In Toscana stiamo piuttosto cercando di indirizzare i visitatori verso moltissime realtà che rimangono nascoste rispetto ai tradizionali centri di attrazione" ha aggiunto.
"La Toscana che chiamiamo "diffusa" è la regione con il numero più alto di strutture agrituristiche, oggi quasi seimila, che valorizzano zone come la Val d'Orcia e il Chianti che integrano con il loro paesaggio l'identità storica e culturale del territorio e producono un modo diverso di vedere e vivere il paesaggio" ha detto il governatore.
Per Giani "è necessaria una sinergia e un'alleanza a livello nazionale fra operatori economici, istituzioni e operatori culturali per creare legami in grado di costruire ponti fra le nostre comunità, la nostra identità culturale ed il nostro stile di vita da offrire al percorso di chi viene visitarci e questo Forum è una importante opportunità per lanciare questo messaggio".
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