Sostituito da Giovanni Bettarini, assessore ai Rapporti con il Consiglio

A Firenze una delibera su un debito fuori bilancio fa scoppiare il putiferio in Consiglio comunale. Atti spesso innocui, politicamente parlando. Seguiti distrattamente dai più. Fino ad oggi, quando c'è da approvare un debito fuori bilancio per una ventina di multe finite in giudizio e su cui il tribunale ha dato torto a Palazzo Vecchio (si va dalle notifiche delle sanzioni arrivate in ritardo fino ai cartelli sbagliati).

Tocca all'assessore Andrea Giorgio
presentarlo. Ma Giorgio non c'è, non è in aula. Così della questione è investito l'assessore ai Rapporti con il Consiglio, Giovanni Bettarini. Niente da fare per un pezzo del centrodestra, che è tutto il pomeriggio che rumoreggia e polemizza per l'assenza del titolare di tre deleghe di peso come Mobilità, Tram e Sicurezza.
   
"L'articolo 65 comma 1 del regolamento prevede che la
discussione sulle proposte di delibera sia introdotta dalla relazione di un consigliere che ha sottoscritto la proposta, della sindaca e dell'assessore proponente. Non cita il caso di una possibilità di delega a un altro assessore", al supplente, segnala il consigliere di Fratelli d'Italia, Matteo Chelli stoppando Bettarini.

Macché, gli fa presente il capogruppo del
Pd, Luca Milani, nello scorso mandato (quando proprio Milani era presidente dell'aula) "ne avevamo già discusso e avevamo detto che la delega va bene ugualmente".

Il nuovo presidente, Cosimo
Guccione, interroga il segretario generale Pasquale Monea, poi sentenzia: "Per rispettare il regolamento, cosa sempre opportuna, e per venire incontro a ciò che diceva il consigliere Chelli, la delibera viene discussa e poi votata senza presentazione".
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