"È riportando le questioni del passato nell'attualità che si può fare realmente un servizio alle nostre comunità per abbattere le intolleranze, qualsiasi forma di antisemitismo e razzismo, per fare in modo che i nostri ragazzi possano essere di esempio anche per noi adulti". Lo ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro, a margine della cerimonia a Palazzo Vecchio per il Giorno della Memoria.
A Palazzo Vecchio è presente anche l'assessora alla cultura della memoria e dell'educazione Benedetta Albanese e 250 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Gramsci, Carducci, Machiavelli, Guicciardini. Presente anche la dirigente scolastica Federica Gambogi del liceo classico Michelangiolo.
Funaro ha ringraziato "Aned, Anpi, la comunità ebraica perché hanno dato un segnale importante di unità. È stando insieme, con le sfumature delle differenze, che si possono dare segnali anche verso l'esterno, soprattutto se si parla di pace. Quello che stiamo facendo oggi, con le parole dei ragazzi, penso sia il modo migliore per non cadere nella retorica". La prima cittadina, a proposito del dramma della Shoah, ha parlato di "ferite indelebili".
Oggi per tutto il giorno a Palazzo Vecchio le bandiere sono esposte a mezz'asta. Alle ore 12,30 alla stazione di Santa Maria Novella, al binario 16, ci sarà la cerimonia commemorativa, in memoria di tutte le deportazioni.
A margine della cerimonia commemorativa tenutasi alle 12:30 sul binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, dal quale partivano i treni diretti ai lager, la dinaca ha detto: "È una giornata della memoria che va celebrata e ricordata con sempre più forza. Gli anni bui del nostro passato devono non solo essere ricordati per onorare la memoria delle troppe persone che sono morte, ma pure per avviare riflessioni sul presente e sul futuro. Questo va fatto con i nostri ragazzi".
"I ragazzi sono il motore che può costruire una società più consapevole, che tenga conto dell'attenzione e dell'esclusione sociale delle barriere che possono essere messe tra le persone - ha ribadito -. La diversità è ricchezza".
Su gesti e atteggiamenti che rievocano l'antisemitismo, ha concluso la sindaca, "vanno condannati, bisogna lavorare per prendere posizioni ferme quando tornano fuori certe parole d'ordine del passato più buio. Bisogna lavorare come istituzioni per fare in modo che questo non avvenga".
A Palazzo Vecchio è presente anche l'assessora alla cultura della memoria e dell'educazione Benedetta Albanese e 250 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Gramsci, Carducci, Machiavelli, Guicciardini. Presente anche la dirigente scolastica Federica Gambogi del liceo classico Michelangiolo.
Funaro ha ringraziato "Aned, Anpi, la comunità ebraica perché hanno dato un segnale importante di unità. È stando insieme, con le sfumature delle differenze, che si possono dare segnali anche verso l'esterno, soprattutto se si parla di pace. Quello che stiamo facendo oggi, con le parole dei ragazzi, penso sia il modo migliore per non cadere nella retorica". La prima cittadina, a proposito del dramma della Shoah, ha parlato di "ferite indelebili".
Oggi per tutto il giorno a Palazzo Vecchio le bandiere sono esposte a mezz'asta. Alle ore 12,30 alla stazione di Santa Maria Novella, al binario 16, ci sarà la cerimonia commemorativa, in memoria di tutte le deportazioni.
A margine della cerimonia commemorativa tenutasi alle 12:30 sul binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, dal quale partivano i treni diretti ai lager, la dinaca ha detto: "È una giornata della memoria che va celebrata e ricordata con sempre più forza. Gli anni bui del nostro passato devono non solo essere ricordati per onorare la memoria delle troppe persone che sono morte, ma pure per avviare riflessioni sul presente e sul futuro. Questo va fatto con i nostri ragazzi".
"I ragazzi sono il motore che può costruire una società più consapevole, che tenga conto dell'attenzione e dell'esclusione sociale delle barriere che possono essere messe tra le persone - ha ribadito -. La diversità è ricchezza".
Su gesti e atteggiamenti che rievocano l'antisemitismo, ha concluso la sindaca, "vanno condannati, bisogna lavorare per prendere posizioni ferme quando tornano fuori certe parole d'ordine del passato più buio. Bisogna lavorare come istituzioni per fare in modo che questo non avvenga".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies