"Il 27 gennaio del 1945 si aprono le porte di Auschwitz e si tocca il punto più basso della civiltà e dell'umanità. In quella Seconda guerra mondiale, in quella drammatica e crudele espressione di guerra che si era trasformata nella cancellazione di un popolo e della sua identità umana, quando i nazisti arrivano a utilizzare i campi di concentramento sterminando milioni di persone". E' quanto ha detto oggi il presidente della Toscana Eugenio Giani concludendo la seduta solenne dell'assemblea legislativa toscana dedicata alle celebrazioni della Giornata della memoria.
"Fare memoria - ha aggiunto - significa ricordare a noi e alle nuove generazioni tutto quello che è stato, e quello che dobbiamo fare, per fare in modo che non accada più. Per questo è importantissimo vedere anche oggi in Toscana le iniziative e le tante manifestazioni organizzate. Oggi ho visto rispetto anche ad altri anni una partecipazione emotiva che mi è arrivata dagli inviti in tutti i comuni della Toscana. Da Pisa a Livorno, a Firenze con la commemorazione al binario 16, ricordando le partenze nei carri bestiame verso i campi di sterminio. E noi anche per avere un dialogo con i ragazzi, con l'assessora Nardini, abbiamo voluto che fosse venerdì il giorno della Memoria, per sviluppare tante iniziative. È stato bello consegnare alle sorelle Bucci il Pegaso d'oro con le loro testimonianze così efficaci per quello che hanno vissuto passando più di un anno in quelli che erano gli ambienti sotto la diretta supervisione di Mengele, con gli esseri umani utilizzati come cavie da questi pseudo medici".
Giani ha ricordato le parole del presidente Mattarella il 25 aprile a Civitella in Val di Chiana (Arezzo), "il futuro è memoria", "le più efficaci con cui guardare a questa giornata; serve costruire gli antidoti e per questo dobbiamo andare a vedere quello che accadeva allora".
In conclusione il presidente della Toscana ha sottolineato l'importanza "di vivere la Giornata della memoria e con la scomparsa di quasi tutti i testimoni diretti dobbiamo essere noi i testimoni rispetto ai nostri giovani" e ribadito che ripartiranno i treni della memoria: "Il viaggio in cui per 19 ore le sorelle Bucci parlano con i ragazzi e vederli commossi, è il modo per trasmettergli quello che è il senso più profondo dell'Olocausto dandogli così gli antidoti rispetto a quello che è accaduto 80 anni fa".
"Fare memoria - ha aggiunto - significa ricordare a noi e alle nuove generazioni tutto quello che è stato, e quello che dobbiamo fare, per fare in modo che non accada più. Per questo è importantissimo vedere anche oggi in Toscana le iniziative e le tante manifestazioni organizzate. Oggi ho visto rispetto anche ad altri anni una partecipazione emotiva che mi è arrivata dagli inviti in tutti i comuni della Toscana. Da Pisa a Livorno, a Firenze con la commemorazione al binario 16, ricordando le partenze nei carri bestiame verso i campi di sterminio. E noi anche per avere un dialogo con i ragazzi, con l'assessora Nardini, abbiamo voluto che fosse venerdì il giorno della Memoria, per sviluppare tante iniziative. È stato bello consegnare alle sorelle Bucci il Pegaso d'oro con le loro testimonianze così efficaci per quello che hanno vissuto passando più di un anno in quelli che erano gli ambienti sotto la diretta supervisione di Mengele, con gli esseri umani utilizzati come cavie da questi pseudo medici".
Giani ha ricordato le parole del presidente Mattarella il 25 aprile a Civitella in Val di Chiana (Arezzo), "il futuro è memoria", "le più efficaci con cui guardare a questa giornata; serve costruire gli antidoti e per questo dobbiamo andare a vedere quello che accadeva allora".
In conclusione il presidente della Toscana ha sottolineato l'importanza "di vivere la Giornata della memoria e con la scomparsa di quasi tutti i testimoni diretti dobbiamo essere noi i testimoni rispetto ai nostri giovani" e ribadito che ripartiranno i treni della memoria: "Il viaggio in cui per 19 ore le sorelle Bucci parlano con i ragazzi e vederli commossi, è il modo per trasmettergli quello che è il senso più profondo dell'Olocausto dandogli così gli antidoti rispetto a quello che è accaduto 80 anni fa".
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