"La discussione sul progetto "Toscana diffusa" tanto caro al Presidente Giani è rimandato di qualche settimana, ma da anni vi sono le stesse aree periferiche, interne o montane che soffrono pesantemente a livello di assistenza sanitaria", afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega e membro della Commissione Sanità.
"Dati impietosi che testimoniano come i piccoli centri siano molto più penalizzati rispetto alle città (anche lì, in realtà, i problemi non mancano) con liste d'attesa chilometriche e corregionali alle prese con la quotidiana ed affannosa ricerca del "terno al lotto" per strappare un appuntamento specialistico", prosegue il Consigliere.
"E smettiamola con la solita cantilena della "premiata" coppia Giani-Bezzini che, a fronte di palesi ed ataviche mancanze, indica nel Governo di Centrodestra la fonte di tutti i mali della Sanità toscana", precisa l'esponente leghista."
"I soldi vanno saputi anche spendere e quando si parla di salute sarebbe doveroso una gestione ancora più attenta delle risorse che non sono poi così scarse come si cerca di far intendere", sottolinea il rappresentante della Lega.
"Insomma, la Toscana diffusa è un concetto teoricamente affascinante, ma poi bisogna passare dalle parole ai fatti, a cominciare dal soddisfare, non in tempi biblici, le normali esigenze sanitarie di tutti i toscani", conclude Giovanni Galli.
"Dati impietosi che testimoniano come i piccoli centri siano molto più penalizzati rispetto alle città (anche lì, in realtà, i problemi non mancano) con liste d'attesa chilometriche e corregionali alle prese con la quotidiana ed affannosa ricerca del "terno al lotto" per strappare un appuntamento specialistico", prosegue il Consigliere.
"E smettiamola con la solita cantilena della "premiata" coppia Giani-Bezzini che, a fronte di palesi ed ataviche mancanze, indica nel Governo di Centrodestra la fonte di tutti i mali della Sanità toscana", precisa l'esponente leghista."
"I soldi vanno saputi anche spendere e quando si parla di salute sarebbe doveroso una gestione ancora più attenta delle risorse che non sono poi così scarse come si cerca di far intendere", sottolinea il rappresentante della Lega.
"Insomma, la Toscana diffusa è un concetto teoricamente affascinante, ma poi bisogna passare dalle parole ai fatti, a cominciare dal soddisfare, non in tempi biblici, le normali esigenze sanitarie di tutti i toscani", conclude Giovanni Galli.
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