Per la sfilata organizzata da Gucci il 14 e 15 maggio si sono levate molte voci critiche, a cominciare dai residenti. Come spiega questa mattina il Corriere Fiorentino, chi vive nella zona interessata dall’evento è stato avvertito delle prossime restrizioni con una semplice lettera spedita direttamente da Gucci e dall’agenzia di eventi Enic, che prometteva il minimo disagio per i residenti e l’impegno del marchio a ripulire l’area dopo la sfilata e ad impegnarsi in ulteriori iniziative a beneficio della cittadinanza.
Promesse che però non sembrano essere bastate ad una parte della politica fiorentina, come Sinistra Progetto Comune, che ha criticato aspramente la decisione del Comune di blindare completamente il quartiere in occasione dell’evento.
La risposta è arrivata a stretto giro dall’assessore comunale allo Sviluppo Economico Jacopo Vicini, che ha rivendicato la scelta del Comune e dell’amministrazione di collaborare assieme a Gucci per l’organizzazione della sfilata, riconoscendo comunque l’innegabile disagio che eventi di questa portata possono avere sulla popolazione residente, garantendo però il massimo impegno per ridurre al minimo l’impatto negativo su Santo Spirito e l’Oltrarno.
La polemica, spiega ancora il Corriere Fiorentino, è cominciata sulle colonne del Fatto Quotidiano, dove lo storico d’arte e rettore dell’Università di Siena Tomaso Montanari ha criticato aspramente la scelta del Comune di Firenze e dell’amministrazione comunale di concedere degli spazi pubblici ad un evento che, per quanto temporaneo, compromette la qualità di vita dei residenti e contribuisce, almeno in parte, ad accentuare quell’idea di Firenze come una “città in vendita”.
Critiche che però l’assessore sembra respingere al mittente, rivendicando anzi l’introito economico per la città e la grandissima visibilità di cui questa potrà godere.
Promesse che però non sembrano essere bastate ad una parte della politica fiorentina, come Sinistra Progetto Comune, che ha criticato aspramente la decisione del Comune di blindare completamente il quartiere in occasione dell’evento.
La risposta è arrivata a stretto giro dall’assessore comunale allo Sviluppo Economico Jacopo Vicini, che ha rivendicato la scelta del Comune e dell’amministrazione di collaborare assieme a Gucci per l’organizzazione della sfilata, riconoscendo comunque l’innegabile disagio che eventi di questa portata possono avere sulla popolazione residente, garantendo però il massimo impegno per ridurre al minimo l’impatto negativo su Santo Spirito e l’Oltrarno.
La polemica, spiega ancora il Corriere Fiorentino, è cominciata sulle colonne del Fatto Quotidiano, dove lo storico d’arte e rettore dell’Università di Siena Tomaso Montanari ha criticato aspramente la scelta del Comune di Firenze e dell’amministrazione comunale di concedere degli spazi pubblici ad un evento che, per quanto temporaneo, compromette la qualità di vita dei residenti e contribuisce, almeno in parte, ad accentuare quell’idea di Firenze come una “città in vendita”.
Critiche che però l’assessore sembra respingere al mittente, rivendicando anzi l’introito economico per la città e la grandissima visibilità di cui questa potrà godere.
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