Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la nuova disciplina dell'innovazione digitale

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la nuova disciplina dell'innovazione digitale nel territorio regionale e tutela dei diritti di cittadinanza digitale. L'atto è stato approvato con 23 voti a favore di Pd e M5s e le 11 astensioni nei gruppi di Fdi e Lega.
    
 Il presidente della commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), illustrando l'atto, ha spiegato come serva per riunire in una legge regionale unica la disciplina della digitalizzazione e dell'amministrazione digitale della Regione Toscana, precedentemente contenuta in due testi normativi. "Si arriva alla formulazione di questa nuova legge - ha spiegato Bugliani - alla luce di importanti modifiche normative sia nazionali sia europee che si sono susseguite nel tempo". La norma prosegue il percorso della transizione digitale della Toscana "che si completa con l'agevolazione dei processi di riforma in un'ottica di semplificazione amministrativa, di trasparenza tra imprese e pubblica amministrazione e di qualità e accessibilità dei servizi" ha spiegato Bugliani. La proposta di legge mira a garantire parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell'informazione riducendo il digital divide. Più in generale, l'obiettivo è quello della trasformazione digitale del sistema toscano nel suo complesso, grazie alla promozione di competenze di base e specialistiche in tutti gli ambiti della società, al fine di dare maggiore effettività ai diritti di cittadinanza digitale. 

La legge prevede una serie di disposizioni legate alla cybersecurity e una serie di disposizioni attinenti l'intelligenza artificiale come fattore di miglioramento dei processi interni all'amministrazione regionale. L'assessore regionale ai sistemi informativi Stefano Ciuoffo ha sottolineato che il "provvedimento non dispone, non sanziona, non regolamenta, non è questo lo spirito, ma la Regione Toscana deve impegnarsi a tornare anticipatrice come nel 2009; la nostra volontà di essere protagonisti è compresa anche a livello nazionale, soprattutto dall'attuale governo". Approvati due ordini del giorno del portavoce dell'opposizione Marco Landi.
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