"Ad un anno dalla tragedia dell'alluvione che ha portato via otto vite, devastando molti dei nostri territori, perdura la narrazione che i soli ristori arrivati alle famiglie colpite siano quelli stanziati dalla Regione Toscana. Senza certamente negare che questi finanziamenti siano stati erogati, sconcerta che la struttura commissariale, che ha in cassa dal luglio scorso i 66 milioni di euro previsti dal governo in un emendamento al disegno di legge PNRR, non sia stata in grado di gestire correttamente queste risorse. La Regione Toscana non solo ha ritardato l'istruttoria, ma ha respinto, in prima battuta, più della metà delle domande di ristoro."
"I comuni colpiti il 2 e 3 novembre 2023, erano tenuti a garantire sportelli di supporto ai cittadini per la presentazione delle domande. Lo stesso commissario all'emergenza, il governatore Eugenio Giani, attraverso un maldestro scaricabarile mediatico, ha sollecitato le amministrazioni che, in alcuni casi, a distanza di mesi, non hanno ancora provveduto all'apertura. È stato persino disattivato il numero telefonico dedicato all'assistenza relativa alle modalità per richiedere i contributi, uno strumento in meno che comporta, per i cittadini, ulteriori ritardi e paradossali attese, dovendosi rivolgere direttamente ai numeri telefonici dei comuni di residenza, come indica la voce registrata, o di inviare email a diversi indirizzi di posta elettronica."
"Siamo ancora una volta costretti a ricordare al presidente Giani che la gestione di tutti gli aspetti legati all'emergenza è, per legge, dovuta alla struttura commissariale, quindi la Regione Toscana. La mancanza di responsabilità istituzionale del commissario straordinario che, da un anno, non perde alcuna occasione di apparizione pubblica, dando ai toscani la vacua immagine di fare solo continue passerelle, è offensiva verso le persone e i territori colpiti, ha stancato e non è più utile a spostare l'attenzione da una gestione a dir poco confusionaria della struttura."
"La Regione Toscana ha la disponibilità dei finanziamenti dello Stato e Giani ha il dovere di essere all'altezza del suo incarico, assumendosi le responsabilità. Essere il commissario all'emergenza significa lavorare incessantemente per il bene di chi, a causa dell'alluvione, ha perso tutto. Smetta, per il rispetto che si deve alle istituzioni e ai cittadini, di scambiare questo ruolo per una personale celebrazione". Lo scrive, in una nota, la deputata di Fratelli d'Italia Chiara La Porta.
Condividi
Attiva i cookies