E' inserita al primo punto dell'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale della Toscana la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, al centro da giorni di un acceso dibattito politico. E' quanto emerge al termine della riunione dei capigruppo. In caso di approvazione, la Toscana sarebbe la prima ad accogliere la proposta di legge di iniziativa popolare depositata dall'Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni.
La prossima seduta del Consiglio regionale è convocata per la mattina di lunedì 10 febbraio per il Giorno del ricordo, nel pomeriggio poi si passerà alla discussione degli atti all'ordine del giorno. Prevista anche la prosecuzione dei lavori per l'intera giornata di martedì 11 febbraio. Durante la capigruppo, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha respinto la richiesta del capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, di procedere con il voto segreto ai sensi dell'articolo 118 comma 3 del regolamento che prevede tale modalità di votazione in caso di giudizio sulle persone.
Come già anticipato stamattina, Mazzeo ha anche respinto l'istanza di richiesta, sempre di Stella, di un parere preventivo al collegio regionale di garanzia statutaria sostenendo che non ne sussistono le condizioni. Non è stata accolta nemmeno la richiesta del capogruppo Iv, Stefano Scaramelli, di rinviare la discussione sul fine vita. Sulla proposta di legge, tuttavia, resta in piedi la questione pregiudiziale di costituzionalità avanzata da Fi e che sarà discussa a inizio lavori d'aula. Secondo quanto appreso, il tema del fine vita sarà anche discusso domani, in occasione della consueta riunione del gruppo consiliare Pd che precede le seduta d'aula: sarebbero almeno 3 o 4 i consiglieri Dem che hanno espresso perplessità sulla norma.
"L'atto è stato iscritto, dalla conferenza dei capigruppo, all'ordine del giorno del prossimo consiglio regionale - spiega il presidente dell'Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo -. Anche per serietà nei confronti dei sottoscrittori della proposta di legge credo sia un dovere del Consiglio regionale discutere la norma in aula, dopo averlo fatto per 10 mesi in commissione, e farlo nella piena libertà di pensiero e di opinioni di ciascun consigliere regionale e di ciascuna forza politica. Mi auguro - aggiunge Mazzeo - che possa esserci adesso in aula un dibattito approfondito, nel merito della proposta e rispettoso della sofferenza di tante persone. E continuo ad auspicare che, su una materia così delicata ed importante, possa prima o poi esprimersi anche il Parlamento a livello nazionale".
Riguardo le dichiarazioni del capogruppo Fi, Marco Stella, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo si dice dispiaciuto che "nonostante le spiegazioni puntuali e precise che gli sono state fornite anche nel corso della conferenza dei capigruppo" Stella "continui a voler interpretare a suo modo norme e regolamenti che sono invece chiarissimi. Replico un'ultima volta per fugare ogni dubbio e per estrema chiarezza anche nei confronti di tutti i consiglieri e dell'opinione pubblica attenta a questo tema: l'art.118, comma 3, specifica senza possibilità di equivoci che il voto segreto può essere chiesto, a insindacabile giudizio del presidente, solo e soltanto per atti che riguardino 'giudizi sulle persone' e non norme di carattere generale. Quanto all'eventuale richiesta da avanzare al collegio di garanzia - continua Mazzeo - come gli ho scritto e ribadito durante la capigruppo, la stessa norma da lui riportata precisa esplicitamente i casi in cui questa possibilità viene esclusa e uno di questi è proprio quello che era contenuto nella prima richiesta ricevuta da Stella".
La prossima seduta del Consiglio regionale è convocata per la mattina di lunedì 10 febbraio per il Giorno del ricordo, nel pomeriggio poi si passerà alla discussione degli atti all'ordine del giorno. Prevista anche la prosecuzione dei lavori per l'intera giornata di martedì 11 febbraio. Durante la capigruppo, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha respinto la richiesta del capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, di procedere con il voto segreto ai sensi dell'articolo 118 comma 3 del regolamento che prevede tale modalità di votazione in caso di giudizio sulle persone.
Come già anticipato stamattina, Mazzeo ha anche respinto l'istanza di richiesta, sempre di Stella, di un parere preventivo al collegio regionale di garanzia statutaria sostenendo che non ne sussistono le condizioni. Non è stata accolta nemmeno la richiesta del capogruppo Iv, Stefano Scaramelli, di rinviare la discussione sul fine vita. Sulla proposta di legge, tuttavia, resta in piedi la questione pregiudiziale di costituzionalità avanzata da Fi e che sarà discussa a inizio lavori d'aula. Secondo quanto appreso, il tema del fine vita sarà anche discusso domani, in occasione della consueta riunione del gruppo consiliare Pd che precede le seduta d'aula: sarebbero almeno 3 o 4 i consiglieri Dem che hanno espresso perplessità sulla norma.
"L'atto è stato iscritto, dalla conferenza dei capigruppo, all'ordine del giorno del prossimo consiglio regionale - spiega il presidente dell'Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo -. Anche per serietà nei confronti dei sottoscrittori della proposta di legge credo sia un dovere del Consiglio regionale discutere la norma in aula, dopo averlo fatto per 10 mesi in commissione, e farlo nella piena libertà di pensiero e di opinioni di ciascun consigliere regionale e di ciascuna forza politica. Mi auguro - aggiunge Mazzeo - che possa esserci adesso in aula un dibattito approfondito, nel merito della proposta e rispettoso della sofferenza di tante persone. E continuo ad auspicare che, su una materia così delicata ed importante, possa prima o poi esprimersi anche il Parlamento a livello nazionale".
Riguardo le dichiarazioni del capogruppo Fi, Marco Stella, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo si dice dispiaciuto che "nonostante le spiegazioni puntuali e precise che gli sono state fornite anche nel corso della conferenza dei capigruppo" Stella "continui a voler interpretare a suo modo norme e regolamenti che sono invece chiarissimi. Replico un'ultima volta per fugare ogni dubbio e per estrema chiarezza anche nei confronti di tutti i consiglieri e dell'opinione pubblica attenta a questo tema: l'art.118, comma 3, specifica senza possibilità di equivoci che il voto segreto può essere chiesto, a insindacabile giudizio del presidente, solo e soltanto per atti che riguardino 'giudizi sulle persone' e non norme di carattere generale. Quanto all'eventuale richiesta da avanzare al collegio di garanzia - continua Mazzeo - come gli ho scritto e ribadito durante la capigruppo, la stessa norma da lui riportata precisa esplicitamente i casi in cui questa possibilità viene esclusa e uno di questi è proprio quello che era contenuto nella prima richiesta ricevuta da Stella".
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