La rubrica di Rocío Rodríguez Reina

L’importanza dello sport per la salute la conosciamo tutti, poi c’è chi, come con le sigarete o l’alcool, decide di seguire i parametri consigliati oppure no. Da adulti, facciamo una scelta propria, ma da bambini, nell’avvicinamento allo sport sono fondamentali i genitori. Facendo una ricerca su questo tema leggo che i bambini in Italia non sono pigri e una percentuale alta fa qualche sport. Il problema viene dopo, quando sono in una età tra i 12 e i 16 anni. Un numero spaventante di ragazzi decide di smettere, soprattutto le femmine. Non si sentono all’altezza, si sentono a disagio, si vergognano se non riescono a essere brave e hanno paura di non saper gestire i mille impegni di scuola. Da mamma, lo ammetto, mi terrorizza che mia figlia un giorno all’improvviso non abbia più voglia di fare attività fisica.

Mi chiedo come posso fare per inculcarle i veri valori dello sport. Ovviamente, come con tutto nella vita, non c’è cosa migliore che l’esempio. Provo a essere la prima ad avere una vita sportiva, a farle vedere che lo sport è divertente anche quando non si vince o non sei un fenomeno (e lo dice una che nella vita fa tanti sport, alcuni in modo poco dignitoso). Provo a insegnarle che bisogna dare il cento per cento ma che, comunque, a volte i resultati non arrivano. Che la frustrazione, proprio per la mancanza di successi, è un sentimento che bisogna saper gestire perché se lo ritroveranno anche a scuola, a lavoro o nella vita sentimentale.

Con i fatti, ho sempre provato a farle vedere che non si molla al primo imprevisto. Che, di solito, non è facile arrivare a certi traguardi e che se vuoi raggiungere qualcosa, anche le piccole gioie, bisogna lavorare tanto, ma tanto tanto. Ma soprattutto le insegno a rispettare anche chi ha più difficoltà. Lo sport deve essere inclusivo, soprattutto quando si parla di bambini. Non c’è cosa più bella di lottare da squadra, di remare insieme ai compagni per un obiettivo. Ma è anche bello battere un rivale in qualsiasi sport e rispettarlo. Tutto questo non è sicuramente facile da trasmettere per noi genitori, ma quando c’è in gioco la salute delle nostre figlie, ci tocca impegnarci.

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies