“In autunno avevamo messo in guardia dal problema”

"Mentre la giunta è impegnata nel farsi i complimenti per aver inaugurato in ritardo la tramvia, Firenze attende risposte sui problemi strutturali ma anche e soprattutto sulla manutenzione ordinaria, come abbiamo avuto modo di vedere anche quest'oggi. Piove, ed è normale piova, e la città si ferma. Forse non è colpa del cambiamento climatico - quello che vorrebbero combattere erigendo un muro tra città e provincia detto "scudo verde" - se la città va sott'acqua dalle Cure a Piazza Dalmazia, da via Romana - rifatta da poco - a via Circondaria, fino alla Bolognese; la spiegazione di questi allagamenti è nella mancata manutenzione del territorio. La giunta deve immediatamente chiarire con le ditte e le partecipate comunali - pagate con i soldi dei fiorentini oggi allagati - che se ne occupano e cambiare sistema, per una migliore e più efficiente gestione del territorio. Perché prima di pensare a scudo verde e keybox, sarebbe opportuno saper gestire caditoie e tombini, un problema che in autunno e per tempo avevamo segnalato".

Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri comunali della Lista civica Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini, Eike Schmidt.

In una nota successiva hanno affermato che c'è "un problema organizzativo. Abbiamo scoperto che sono ben tre i soggetti, Alia (che fa il sopra), Publiacqua (che fa il sotto) e direzione viabilità del Comune di Firenze (che si occupa della griglia nel mezzo), coinvolti in una sola operazione, cioè tenere pulite le caditoie, evitando i disastri che abbiamo vissuto oggi".

I consiglieri annunciano "una mozione urgente, che presenteremo domani mattina: proponiamo alla sindaca di cambiare un sistema che non ha funzionato, dando a un unico soggetto tutta la gestione operativa".
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