"È un tema profondo che interroga le coscienze e che dobbiamo trattare senza estremismi. Il tema necessita di un dibattito serio, profondo che non può essere trattato a livello regionale. È la solita fuga in avanti (del Pd toscano) di chi si erge a difesa della Costituzione a giorno alterni. A propria convenienza. Un impianto normativo che nasce morto.
Senza alcuna possibilità di non essere impugnato. Siamo abituati a leggi bandiera (ricordate l'abolizione della plastica in Toscana?) di chi vorrebbe essere il primo della classe e come già accaduto più volte sarà, invece, bocciato. Serve una cornice nazionale che non c'è e nel frattempo la Toscana potrebbe legiferare su come migliorare la vita dei Toscani invece di occuparsi della loro morte".
Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi.
Molto critici sulla legge sono anche i deputati FdI Francesco Michelotti e Alessandro Amorese: "Oggi, con l'approvazione della legge sul suicidio medicalmente assistito, la Toscana ha toccato il punto più basso della sua storia. Fratelli d'Italia non può accettare una legge simile. Da sempre ci battiamo, e sempre ci batteremo, contro questa anti cultura, con rinnovata fermezza, il nostro sì alla vita, dal concepimento alla morte per cause naturali. Questa legge disumana appena approvata potrebbe comportare, per un'ampia platea di donne e uomini, a sentirsi spinta verso la morte; pensiamo alle persone sole con gravi malattie, agli anziani, ai fragili. Chiederemo l'intervento del governo, affinché esamini con cura tutti gli elementi di conclamata incostituzionalità di questa legge."
"Come avevamo già avuto modo di sottolineare infatti, la Regione non è competente su questa materia - aggiungono in una nota -, sulla quale lo è invece lo Stato e a confermarlo è l'articolo 117 della Costituzione. Ricordiamo che se ogni regione italiana legiferasse autonomamente, ci troveremmo nel peggior caos normativo".
Senza alcuna possibilità di non essere impugnato. Siamo abituati a leggi bandiera (ricordate l'abolizione della plastica in Toscana?) di chi vorrebbe essere il primo della classe e come già accaduto più volte sarà, invece, bocciato. Serve una cornice nazionale che non c'è e nel frattempo la Toscana potrebbe legiferare su come migliorare la vita dei Toscani invece di occuparsi della loro morte".
Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi.
Molto critici sulla legge sono anche i deputati FdI Francesco Michelotti e Alessandro Amorese: "Oggi, con l'approvazione della legge sul suicidio medicalmente assistito, la Toscana ha toccato il punto più basso della sua storia. Fratelli d'Italia non può accettare una legge simile. Da sempre ci battiamo, e sempre ci batteremo, contro questa anti cultura, con rinnovata fermezza, il nostro sì alla vita, dal concepimento alla morte per cause naturali. Questa legge disumana appena approvata potrebbe comportare, per un'ampia platea di donne e uomini, a sentirsi spinta verso la morte; pensiamo alle persone sole con gravi malattie, agli anziani, ai fragili. Chiederemo l'intervento del governo, affinché esamini con cura tutti gli elementi di conclamata incostituzionalità di questa legge."
"Come avevamo già avuto modo di sottolineare infatti, la Regione non è competente su questa materia - aggiungono in una nota -, sulla quale lo è invece lo Stato e a confermarlo è l'articolo 117 della Costituzione. Ricordiamo che se ogni regione italiana legiferasse autonomamente, ci troveremmo nel peggior caos normativo".
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