Per lo sviluppo della zona, spiega la deputata, servono infrastrutture, sia su gomma che su rotaia che digitali

"Il Mugello può essere un polo di sviluppo economico e un punto di riferimento per qualità della vita e servizi, senza perdere la sua identità di cuore culturale e verde di Firenze. Bisogna, però, uscire dallo stallo e da un immobilismo figlio di decenni di disattenzione il primo punto è l'ammodernamento delle infrastrutture, sia su gomma sia su ferro". Lo afferma la deputata Erica Mazzetti di Forza Italia, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, dopo una tavola rotonda con le categorie economiche nella sede territoriale Mugello-Valdisieve di Confindustria.
      
"La ferrovia Faentina è indispensabile, anche perché le continue interruzioni la rendono inutilizzabile ad oggi, ma non basta. Ho intenzione di portare avanti con Ferrovie e con Anas - prosegue Mazzetti - una lista di priorità per il Mugello. Un'opera indispensabile da fare è il collegamento Scarperia - San Piero - Calenzano, la provinciale 107, per collegare il Mugello con il cuore produttivo della Toscana, la Piana fra Firenze e Prato", "ovviamente, è indispensabile anche lo sviluppo di una sorta di treno-tramvia, con corse frequenti" ma "veloci per agevolare il collegamento con Firenze, attirare investimenti e rendere più semplice la vita di pendolari e imprenditori".

      
Nell'incontro hanno partecipato Cna, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, e Mazzetti ha indicato pure la necessità di "infrastrutture digitali, attualmente carenti in troppe zone" e "promozione del territorio per inserire il Mugello nei circuiti del turismo, con effetti e benefici su Firenze".
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