In una nota i consigieri regionali della Lega puntano il dito contro l'azienda Sviluppo Toscana e contro la Regione

Il rischio che il nostro tessuto produttivo non riceva sostegno dai Fondi europei è concreto, non tanto per la mancanza di risorse finanziarie, che sono programmate sul settennato 2021 – 2027, e che ammontano a oltre 2 miliardi, ma la causa di ciò, è da ricercare nel mancato piano di attuazione, dai ritardi nella predisposizione dei bandi, dalla burocrazia e dalla difficoltà nelle procedure di rendicontazione. Fatto è che molte nostre imprese rimarranno pure nel 2024 a bocca asciutta visto che solo il 45% dei bandi programmati sono stati realizzati.
Sviluppo Toscana naviga, pertanto, a vista e prevede per il secondo anno consecutivo la chiusura del proprio bilancio in negativo, mettendo a rischio il suo funzionamento se non ci saranno significativi cambiamenti da parte della Giunta regionale, che ad oggi, per voce dei vertici di Sviluppo Toscana, sembra essere l’unico vero responsabile.

Ma i problemi sono anche gestionali, visto che il costo del personale rappresenta ben il 90%; non trascurabili anche gli aspetti legati agli ex dipendenti di Fidi Toscana, che non hanno una missione professionale consona alle proprie conoscenze tecniche.

Infine, la politica di Sinistra è ancora ferma a riflettere se dotare la struttura di vertice dello stesso Ente di un secondo Direttore, per il costo di altri 120 Ml, non accontentandosi di un Direttore generale e vorrebbe che venisse nominato senza tenere conto delle competenze tecniche necessarie, delegando quindi ai partiti(leggi Pd) di poter scegliere chi gli fa più comodo.

Ma non solo, se pensiamo che la Sinistra vorrebbe anche fare un’operazione finanziaria di acquisto di SICI (Sviluppo Imprese Centro Italia), senza sapere neppure i costi e senza un progetto industriale in merito, è impossibile non arrivare alle medesime conclusioni:  Sviluppo Toscana doveva essere il motore dell’economia regionale, ed invece si tratta di un carrozzone ad oggi colpevolmente immobile." Così Elena Meini e Massimiliano Baldini, Consiglieri regionali della Lega.
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