"Il 25 novembre è una data simbolo per ricordare la difficile battaglia contro la violenza sulle donne, che ahimè pare lontana dall'essere vinta, ma è chiaro che concentrare l'attenzione, anche mediatica, in un solo giorno non è minimamente sufficiente per rendersi conto della portata tragicamente allarmante del grave fenomeno. La violenza di genere è, infatti, sempre più dilagante ed ha nei femminicidi la sua manifestazione più devastante. I dati sono sotto gli occhi di tutti e non passa giorno, purtroppo, che le cronache non debbano registrare un atto violento contro una donna". Così Elena Meini, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Toscana, annunciando una mozione.
"Ritengo, quindi, doveroso che le istituzioni, come la Regione, debbano, pertanto, essere pienamente partecipi in questo contesto di assoluta gravità - aggiunge in una nota -. Quindi mi sono fatta promotrice di una mozione, in sintonia con quanto già fatto in Lombardia, Piemonte e Lazio, in cui chiediamo che anche la Toscana si attivi per prevedere un fondo per il sostegno del patrocinio legale in favore delle donne vittime di violenza o atti persecutori".
Per Meini "tale aiuto si concretizza tramite uno specifico supporto economico che copra le spese di assistenza legale, sia in ambito penale che in quello civile. Un modo, a mio avviso, per far sentire concretamente vicino alle vittime l'istituzione regionale che, in sinergia con gli ordini professionali, attui pertanto un protocollo d'intesa per favorire il predetto patrocinio".
"Come donna, prima che come esponente politico - conclude -, sono fiduciosa che tale iniziativa possa essere perseguita in modo bipartisan, poiché le istituzioni devono essere sempre in prima linea per debellare ogni forma di sopraffazione verbale o fisica. Un piccolo, ma spero significativo contributo, pur se l'obiettivo primario è quello di non dover più assistere nelle aule giudiziarie a processi che vedono le donne come vittime sacrificali d'individui, ben lungi dal potersi davvero definire essere umani".
"Ritengo, quindi, doveroso che le istituzioni, come la Regione, debbano, pertanto, essere pienamente partecipi in questo contesto di assoluta gravità - aggiunge in una nota -. Quindi mi sono fatta promotrice di una mozione, in sintonia con quanto già fatto in Lombardia, Piemonte e Lazio, in cui chiediamo che anche la Toscana si attivi per prevedere un fondo per il sostegno del patrocinio legale in favore delle donne vittime di violenza o atti persecutori".
Per Meini "tale aiuto si concretizza tramite uno specifico supporto economico che copra le spese di assistenza legale, sia in ambito penale che in quello civile. Un modo, a mio avviso, per far sentire concretamente vicino alle vittime l'istituzione regionale che, in sinergia con gli ordini professionali, attui pertanto un protocollo d'intesa per favorire il predetto patrocinio".
"Come donna, prima che come esponente politico - conclude -, sono fiduciosa che tale iniziativa possa essere perseguita in modo bipartisan, poiché le istituzioni devono essere sempre in prima linea per debellare ogni forma di sopraffazione verbale o fisica. Un piccolo, ma spero significativo contributo, pur se l'obiettivo primario è quello di non dover più assistere nelle aule giudiziarie a processi che vedono le donne come vittime sacrificali d'individui, ben lungi dal potersi davvero definire essere umani".
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