Parla il presidente del Q2 Michele Pierguidi

"Non sappiamo cosa sia successo, eravamo già fuori poi da lontano abbiamo visto il fumo. Grazie a Dio nessuno si è fatto male". A dirlo è uno dei ragazzi che vive nelle baracche all'interno del parco del Mensola, a Firenze, andate a fuoco questa mattina per ragioni che sono ancora da chiarire. Un gruppetto di cinque-sei persone si è radunato all'esterno dell'area messa in sicurezza da forze dell'ordine e polizia municipale, un paio di loro trascinano un materasso che sono riusciti a recuperare. A quanto si apprende sono tutti di nazionalità romena.
    
"Da quanto abbiamo visto entrando anche adesso, ci sta che lì dentro viva una trentina di persone - dice il presidente del Q2 Michele Pierguidi, reduce da un sopralluogo nella zona colpita dalle fiamme -. E forse anche qualche minore, perché ci sono delle scarpe con dei numeri bassi".

Di certo, sottolinea, "non è una cosa che può andare avanti". "Loro sono in un terreno privato, il proprietario ha fatto la denuncia e noi stiamo parlando per vedere se possiamo fare come in via del Mezzetta", dove un accampamento di fortuna è stato smantellato a inizio giugno. "Purtroppo però anche quando procederemo allo sgombero - prosegue il presidente del Quartiere 2 -. non è che risolviamo il problema, lo spostiamo un po' in là.

Quindi finché non c'è una normativa chiara per noi è un grosso problema. Loro vivono malissimo, perché stanno in un posto in cui non è possibile stare, per le condizioni igieniche e tutto il resto. Ma c'è anche un senso di insicurezza degli abitanti, perché vivono con furti di biciclette, probabilmente piccolo spaccio, furti di rame. A volte bruciano la gomma per tirare fuori il rame, quindi alla fine magari viene fuori anche un incendio. E oggi si è incendiata anche una parte del parco del Mensola. Insomma - conclude - non è una cosa che può continuare in questo modo".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies