Il capogruppo dem annuncia 'una lunga e faticosa battaglia' contro la decisione di Roma

La decisione di delcassare il teatro della Pergola a teatro cittadino ha fatto infuriare il Partito Democratico: se la sindaca Funaro ha già annunciato che presenterà ricorso contro la decisione, anche il capogruppo dem in Consiglio comunale Luca Milani non ha risparmiato critiche al Governo per una scelta che definisce "inaccettabile".

Grave, autoritario ed inaccettabile l’accanimento messo in atto dal Governo Meloni nei confronti del Teatro della Toscana appena declassato e privato dello status di Teatro Nazionale" scrive in una nota.
"L’ufficializzazione del declassamento della Fondazione Teatro della Toscana, istituzione centrale nella vita culturale cittadina e nazionale, che ha come direttore artistico una figura di altissimo profilo come Stefano Massini, rappresenta un fatto di una gravità senza precedenti. Si tratta evidentemente di un chiaro attacco politico della destra alla città di Firenze: un grave affronto al patrimonio culturale fiorentino, una sconfitta per la cultura nel nostro Paese, un uso delle istituzioni completamente distorto e mai visto prima da parte di un Governo."

"Questo declassamento per Firenze coinvolge non soltanto la Pergola ma anche il Teatro di Rifredi con tutto il suo portato culturale e valoriale di teatro di rione e che ringraziamo per il costante impegno profuso nello sviluppo della creatività contemporanea e nella coesione e formazione della comunità" continua.

"Il teatro è molto più di uno spettacolo, non è solo andandoci che lo si ama. È per ciò che rappresenta, per tutto quello che ci sta dietro, per tutte le vite che lo rendono possibile.
Il nostro pensiero va agli attori e alle attrici, sì, ma anche e soprattutto a chi lavora nell’ombra, lontano dai riflettori. A chi monta e smonta le scene, a chi cuce costumi con mani pazienti, a chi regola luci e suoni con precisione invisibile. Va a chi vende i biglietti, accoglie il pubblico, scrive, dirige, pulisce, organizza. A chi si alza presto o fa notte fonda per amore dell’arte, spesso senza il riconoscimento che merita. Sostenere il teatro significa sostenere queste vite".

"Ci aspetta una lunga e faticosa battaglia contro questo governo di destra, che muove il bastone della politica come mezzo punitivo verso le amministrazioni di altro portato politico. Noi non possiamo tacere, per Firenze, per i fiorentini e le fiorentine, per i lavoratori e le lavoratrici, per la cultura e perché ci venga reso giustizia da quello che giudichiamo un sopruso” conclude.

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