L'europarlamentare di Fdi Francesco Torselli ha reso noto di aver presentato un'interrogazione scritta alla Commissione europea in relazione al caso di Niccolò Ciatti, il giovane fiorentino ucciso quasi otto anni fa in Spagna, "un crimine che ha scosso non solo Firenze e l'Italia, ma che ha sollevato interrogativi che ancora oggi restano senza risposta".
Rassoul Bissoultanov, condannato a 15 anni in Spagna e a 23 in Italia per la morte di Ciatti, "resta ancora libero. Com'è possibile che un criminale riconosciuto colpevole di omicidio in due Paesi sia riuscito a far perdere le proprie tracce?", si domanda Torselli.
Nell'interrogazione l'europarlamentare, si spiega, chiede "quali misure intenda adottare la Commissione Europea al fine di rafforzare la cooperazione tra Europol e le polizie nazionali, migliorando la capacità di monitorare i condannati per crimini violenti. Inoltre, sollecita l'introduzione di sistemi di scambio dati in tempo reale tra gli Stati membri, per evitare che criminali come Bissoultanov possano approfittare delle lacune esistenti nel sistema".
"Non possiamo accettare che le falle del sistema e la difficoltosa collaborazione tra gli Stati permettano che chi uccide a sangue freddo una persona possa restare libero, vivendo serenamente una vita che Niccolò non potrà più vivere - sottolinea Torselli -. "Quella 'Giustizia per Niccolò Ciatti' che ancora oggi leggiamo in tante strade di Firenze si sarà compiuta solo quando potremo dire che in Europa, mai più nessuno potrà restare libero dopo aver ammazzato una persona".
Rassoul Bissoultanov, condannato a 15 anni in Spagna e a 23 in Italia per la morte di Ciatti, "resta ancora libero. Com'è possibile che un criminale riconosciuto colpevole di omicidio in due Paesi sia riuscito a far perdere le proprie tracce?", si domanda Torselli.
Nell'interrogazione l'europarlamentare, si spiega, chiede "quali misure intenda adottare la Commissione Europea al fine di rafforzare la cooperazione tra Europol e le polizie nazionali, migliorando la capacità di monitorare i condannati per crimini violenti. Inoltre, sollecita l'introduzione di sistemi di scambio dati in tempo reale tra gli Stati membri, per evitare che criminali come Bissoultanov possano approfittare delle lacune esistenti nel sistema".
"Non possiamo accettare che le falle del sistema e la difficoltosa collaborazione tra gli Stati permettano che chi uccide a sangue freddo una persona possa restare libero, vivendo serenamente una vita che Niccolò non potrà più vivere - sottolinea Torselli -. "Quella 'Giustizia per Niccolò Ciatti' che ancora oggi leggiamo in tante strade di Firenze si sarà compiuta solo quando potremo dire che in Europa, mai più nessuno potrà restare libero dopo aver ammazzato una persona".
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