Sul caso Open "oggi, dopo cinque anni e cinque sentenze definitive che hanno anche dichiarato l'illegittimità delle perquisizioni, i tribunali confermano quello che noi avevamo già capito: tutti gli indagati sono stati prosciolti. Ma non c'è nulla da festeggiare. Il caso Open rappresenta l'ennesima inchiesta utilizzata per colpire un'esperienza politica". È quanto hanno affermato, in consiglio comunale a Firenze, i consiglieri di Iv Francesco Casini (capogruppo) e Francesco Grazzini.
Secondo Casini e Grazzini si è trattato di "cinque anni di massacro mediatico e politico, durante i quali molti si sono affrettati a dare giudizi morali su Matteo Renzi e su Italia Viva, una comunità nata appena pochi giorni prima delle perquisizioni e che ha pagato un prezzo altissimo. Da qui, dal Salone dei Duecento, vogliamo ringraziare Matteo Renzi per non aver mai mollato, continuando con entusiasmo a portare avanti idee e progetti per il bene del Paese. Questo è un giorno di riscatto per lui, per Agnese, Marco, Francesca, Maria Elena, Luca e tutti coloro che sono stati coinvolti. È la vittoria di chi crede nella politica come servizio".
Secondo Casini e Grazzini si è trattato di "cinque anni di massacro mediatico e politico, durante i quali molti si sono affrettati a dare giudizi morali su Matteo Renzi e su Italia Viva, una comunità nata appena pochi giorni prima delle perquisizioni e che ha pagato un prezzo altissimo. Da qui, dal Salone dei Duecento, vogliamo ringraziare Matteo Renzi per non aver mai mollato, continuando con entusiasmo a portare avanti idee e progetti per il bene del Paese. Questo è un giorno di riscatto per lui, per Agnese, Marco, Francesca, Maria Elena, Luca e tutti coloro che sono stati coinvolti. È la vittoria di chi crede nella politica come servizio".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies