Sara Funaro fu eletta sindaca di Firenze il 24 giugno del 2024 dopo aver ottenuto un netto successo contro il candidato del centrodestra, ed ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, raccogliendo circa il 60% delle preferenze al ballottaggio.
La Nazione questa mattina riepiloga alcuni dei finanziamenti arrivati alla candidata del centrosinistra nel corso della campagna elettorale, per la maggior parte contributi sotto i cinquemila euro che, in forza di legge, possono rimanere anonimi, mentre quelli superiori a tale soglia devono essere rendicontati alla segreteria del Comune.
Come scrive lo stesso quotidiano citando la cerchia della sindaca, la situazione dei finanziamenti alla campagna elettorale della prima cittadina è stata rendicontata come previsto dalla legge e che tutte le operazioni sono state effettuate con trasparenza.
Tra i finanziatori della campagna elettorale di quella che sarebbe poi diventata l’inquilina di Palazzo Vecchio ci sono il titolare della trattoria Zazà (in piazza del Mercato Centrale) Stefano Bondi, che donò tremila euro, Chbeir Zakhia amministratore di Redi Srl e Ami Srl, che elargito in entrambi i casi duemila euro (“sa ascoltare e da voce a tutti”).
E ancora, la Domus Rex srl, l’impresario Gianluca Picci, l’amministratore delegato di Aia Alberto Irace, il presidente e ad della Avr Claudio Nardecchia: tutti hanno confermato di aver effettuato donazioni alla sidnaca, e di averlo fatto per motivi puramente personali, a sostegno della candidata che preferivano nella corsa a Palazzo Vecchio.
La Nazione questa mattina riepiloga alcuni dei finanziamenti arrivati alla candidata del centrosinistra nel corso della campagna elettorale, per la maggior parte contributi sotto i cinquemila euro che, in forza di legge, possono rimanere anonimi, mentre quelli superiori a tale soglia devono essere rendicontati alla segreteria del Comune.
Come scrive lo stesso quotidiano citando la cerchia della sindaca, la situazione dei finanziamenti alla campagna elettorale della prima cittadina è stata rendicontata come previsto dalla legge e che tutte le operazioni sono state effettuate con trasparenza.
Tra i finanziatori della campagna elettorale di quella che sarebbe poi diventata l’inquilina di Palazzo Vecchio ci sono il titolare della trattoria Zazà (in piazza del Mercato Centrale) Stefano Bondi, che donò tremila euro, Chbeir Zakhia amministratore di Redi Srl e Ami Srl, che elargito in entrambi i casi duemila euro (“sa ascoltare e da voce a tutti”).
E ancora, la Domus Rex srl, l’impresario Gianluca Picci, l’amministratore delegato di Aia Alberto Irace, il presidente e ad della Avr Claudio Nardecchia: tutti hanno confermato di aver effettuato donazioni alla sidnaca, e di averlo fatto per motivi puramente personali, a sostegno della candidata che preferivano nella corsa a Palazzo Vecchio.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies