Una legge quadro sulla parità di genere. A confermare la volontà della Regione è stato il presidente della Toscana Eugenio Giani intervenendo ieri all'incontro organizzato da Axa dedicato a empowerment femminile e gender gap, ospitato all'istituto di Scienze militari e aeronautiche di Firenze.
"La chiameremo 'Toscana delle donne' e sarà una legge che riprenderà gli sforzi già fatti, ma darà una visione d'insieme precisa e un indirizzo alle politiche sulla parità di genere; una legge che dica dove vogliamo andare in maniera omogenea e coordinata, che dia il senso di questa spinta che la Toscana dà alla valorizzazione del ruolo della donna", sottolineando come questo diventi "automaticamente un elemento di valorizzazione dell'intera società".
Per Giani è necessario acquisire consapevolezza "di una cultura che trasmetta a tutta la società, agli uomini in particolare, quanto sia importante agevolare la parità di genere come contributo alla comunità in cui viviamo. E' un elemento fondamentale, lo è da sempre e mai come in questi tempi in cui drammaticamente i femminicidi e la violenza sulle donne dominano le pagine dei giornali".
Parole confermate dalla capo di Gabinetto della Regione, Cristina Manetti che ha partecipato alla tavola rotonda con Federica Cappelletti, presidente serie A calcio femminile, Elisabetta Fabri presidente e ad di Starhotels, Valeria Angeli del progetto Itaca e la manager Micaela Le Divelec Lemmi, di Ethicarei.
"Sono convinta che per contrastare questa violenza dobbiamo fare un percorso che non può che passare attraverso l'affermazione dei diritti della donna. Ecco perché sono importanti giornate di confronto", afferma Manetti. "E' davvero importante che in questo momento storico-culturale, in cui l'attenzione su queste tematiche è forte, ci sia una sensibilità maggiore e se ne parli più che mai, con l'intento di costruire davvero un percorso verso una società nuova. E la Regione Toscana oltre a promuovere un festival come quello della Toscana delle donne, sta portando avanti politiche importanti da questo punto di vista", come gli asili nido gratis, al codice rosa, i bandi attivi sull'imprenditoria femminile.
"La strada però è ancora lunga - conclude Manetti - c'è da lavorare e combattere tutti gli stereotipi di genere che tanto ancora ci condizionano".
"La chiameremo 'Toscana delle donne' e sarà una legge che riprenderà gli sforzi già fatti, ma darà una visione d'insieme precisa e un indirizzo alle politiche sulla parità di genere; una legge che dica dove vogliamo andare in maniera omogenea e coordinata, che dia il senso di questa spinta che la Toscana dà alla valorizzazione del ruolo della donna", sottolineando come questo diventi "automaticamente un elemento di valorizzazione dell'intera società".
Per Giani è necessario acquisire consapevolezza "di una cultura che trasmetta a tutta la società, agli uomini in particolare, quanto sia importante agevolare la parità di genere come contributo alla comunità in cui viviamo. E' un elemento fondamentale, lo è da sempre e mai come in questi tempi in cui drammaticamente i femminicidi e la violenza sulle donne dominano le pagine dei giornali".
Parole confermate dalla capo di Gabinetto della Regione, Cristina Manetti che ha partecipato alla tavola rotonda con Federica Cappelletti, presidente serie A calcio femminile, Elisabetta Fabri presidente e ad di Starhotels, Valeria Angeli del progetto Itaca e la manager Micaela Le Divelec Lemmi, di Ethicarei.
"Sono convinta che per contrastare questa violenza dobbiamo fare un percorso che non può che passare attraverso l'affermazione dei diritti della donna. Ecco perché sono importanti giornate di confronto", afferma Manetti. "E' davvero importante che in questo momento storico-culturale, in cui l'attenzione su queste tematiche è forte, ci sia una sensibilità maggiore e se ne parli più che mai, con l'intento di costruire davvero un percorso verso una società nuova. E la Regione Toscana oltre a promuovere un festival come quello della Toscana delle donne, sta portando avanti politiche importanti da questo punto di vista", come gli asili nido gratis, al codice rosa, i bandi attivi sull'imprenditoria femminile.
"La strada però è ancora lunga - conclude Manetti - c'è da lavorare e combattere tutti gli stereotipi di genere che tanto ancora ci condizionano".
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