"Saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori" di Opera Laboratori "per la difesa dei loro diritti, per il rispetto degli accordi sottoscritti e della loro dignità. È inaccettabile che dopo più di un anno di lotta e mobilitazione centinaia di lavoratrici e lavoratori siano costretti ancora a scioperare per difendere i propri posti di lavoro, le retribuzioni, la loro dignità".
Così i parlamentari toscani del Pd Emiliano Fossi (in foto) e Arturo Scotto (primi firmatari), insieme a Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Silvio Franceschelli e Ylenia Zambito, che annunciano un'interrogazione.
I lavoratori, aggiungono in una nota, "hanno perfettamente ragione a richiedere il rispetto del documento sottoscritto a loro tutela lo scorso dicembre dall'ex direttore Eike Schmidt, oggi consigliere comunale fiorentino, smentito dal suo successore Simone Verde. È inaccettabile che si neghino diritti acquisiti con questa disinvoltura".
"Sulla vicenda abbiamo depositato in Parlamento numerose interrogazioni cui il ministro Giuli non si degna di rispondere - concludono -. La gestione del patrimonio culturale statale risulta ogni giorno sempre più allo sbando".
Sulla questione interviene anche la consigliera regionale del Pd e presidente della commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali, Cristina Giachi. "La situazione dei lavoratori di Opera laboratori richiede la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni e dei soggetti coinvolti - osserva in una nota -. Desidero esprimere ancora una volta la mia piena solidarietà ai circa 200 lavoratori e lavoratrici che, di fronte al silenzio del ministero della Cultura, stanno vivendo una condizione difficile e inaccettabile. Servono risposte da parte dei veri responsabili e degli interlocutori che hanno il potere contrattuale di chiedere il rispetto di condizioni di lavoro dignitose".
Così i parlamentari toscani del Pd Emiliano Fossi (in foto) e Arturo Scotto (primi firmatari), insieme a Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Silvio Franceschelli e Ylenia Zambito, che annunciano un'interrogazione.
I lavoratori, aggiungono in una nota, "hanno perfettamente ragione a richiedere il rispetto del documento sottoscritto a loro tutela lo scorso dicembre dall'ex direttore Eike Schmidt, oggi consigliere comunale fiorentino, smentito dal suo successore Simone Verde. È inaccettabile che si neghino diritti acquisiti con questa disinvoltura".
"Sulla vicenda abbiamo depositato in Parlamento numerose interrogazioni cui il ministro Giuli non si degna di rispondere - concludono -. La gestione del patrimonio culturale statale risulta ogni giorno sempre più allo sbando".
Sulla questione interviene anche la consigliera regionale del Pd e presidente della commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali, Cristina Giachi. "La situazione dei lavoratori di Opera laboratori richiede la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni e dei soggetti coinvolti - osserva in una nota -. Desidero esprimere ancora una volta la mia piena solidarietà ai circa 200 lavoratori e lavoratrici che, di fronte al silenzio del ministero della Cultura, stanno vivendo una condizione difficile e inaccettabile. Servono risposte da parte dei veri responsabili e degli interlocutori che hanno il potere contrattuale di chiedere il rispetto di condizioni di lavoro dignitose".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies