La deputata di Fratelli d'Italia, Chiara La Porta, media tra il distretto tessile e il ministero per evitare normative europee che penalizzino il settore pratese.

Prosegue il dibattito politico sulla regolamentazione della responsabilità estesa del produttore (Epr) per i rifiuti tessili, un tema che coinvolge direttamente l'industria del riciclo e riuso del distretto tessile di Prato. Grazie all’iniziativa della deputata di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta, si è tenuto a Roma un incontro cruciale tra il Consorzio Corertex, Astri e il ministero dell'Ambiente, rappresentato dal direttore generale per l’economia circolare, Luca Proietti. L'obiettivo politico è garantire che le normative europee non penalizzino il distretto pratese, preservando il suo ruolo centrale nell’economia circolare.

Il presidente di Corertex, Raffaello De Salvo, e il vicepresidente di Astri, Sauro Guerri, hanno presentato un documento che evidenzia le peculiarità del distretto e i rischi di un cambiamento normativo sfavorevole. Si teme che le decisioni dell'Unione Europea, come i divieti all'esportazione di indumenti usati verso l'Africa, possano danneggiare il tessile italiano e l’occupazione locale, mettendo a rischio anche il sostentamento delle popolazioni africane. Lo scrive stamani La Nazione

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