La provincia prima in Italia per numero di persone che si sono recate al seggio, due Comuni hanno superato il quorum e molti altri ci sono andati vicini

A livello nazionale il referendum su lavoro e cittadinanza non si è neanche avvicinato al quorum, fermandosi a quota 30%. Ma, come scrive stamattina La Nazione, da Firenze (e dai comuni metropolitani) e dalla regione arrivano indicazioni importanti.

In città, infatti, si è raggiunta la soglia del 46,93% di affluenza, dato leggermente superiore alla provincia, dove si è registrato nel complesso un’affluenza del 46%, mentre a livello regionale sono andati a votare il 29% degli elettori.

Firenze si pone così come prima della classe in Toscana, superando Livorno, Pisa e Siena.

A livello comunale, spiccano i dati di Sesto Fiorentino e di Pontassieve, dove in entrambi i casi si è superata la soglia del 50% (rispettivamente 53% e 50,94%), ma l’affluenza è stata soddisfacente anche in diversi altri comuni metropolitani come Bagno a Ripoli (49,41%), Rignano (49,58%), Fiesole (48,56%), Calenzano (47,95%) e Scarperia e San Piero (48,75%).

Come scrive il quotidiano, i sì per i quesiti sul lavoro sono stati schiaccianti rispetto al no. Discorso diverso per la cittadinanza, dove il sì ha prevalso ma con percentuali molto più equilibrate (74,5% a favore, 25,5% contrari).

Dall’area progressista, che ha sostenuto il referendum, c’è rammarico ma anche consapevolezza di aver portato alle urne quindici milioni di persone. Soddisfatta invece la destra, che rivendica il risultato.
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