"Il presidente Giani fa bene a dire che è disponibile" a fare le primarie e che "non ha motivo di temerle. Tuttavia ho sempre detto che sono uno strumento, non un dogma politico. Si fanno quando davvero c'è bisogno. Se c'è un giudizio positivo sul suo operato, allora non sono obbligatorie". Lo ha detto il parlamentare europeo del Pd Dario Nardella ai giornalisti alla sua scuola di politiche europee Akadémeia a Firenze, sulla richiesta di primarie per scegliere il candidato del centrosinistra fatta da Avs per le Regionali in Toscana.
"Ovviamente poi la parola spetterà agli alleati che comporranno la coalizione. La cosa più importante - spiega Nardella - è capire chi parteciperà al progetto e quali obiettivi da portare avanti nei prossimi cinque anni. La riflessione sulle primarie la farei dopo che i compagni di viaggio si saranno trovati".
In ogni caso, ha concluso, "non possono essere un requisito fondamentale, dal mio punto di vista, per decidere se sostenere o meno Giani".
"Ovviamente poi la parola spetterà agli alleati che comporranno la coalizione. La cosa più importante - spiega Nardella - è capire chi parteciperà al progetto e quali obiettivi da portare avanti nei prossimi cinque anni. La riflessione sulle primarie la farei dopo che i compagni di viaggio si saranno trovati".
In ogni caso, ha concluso, "non possono essere un requisito fondamentale, dal mio punto di vista, per decidere se sostenere o meno Giani".
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