Su X l'ex sindaco di Firenze commenta la notizia del proscioglimento deciso oggi dal gup nell'ambito del processo Open

"Ho quasi cinquant'anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da 'appestato' per l'incredibile inchiesta Open. Uno scandalo assoluto per tutti quelli che avevano letto le carte, ma nonostante questo sono stato politicamente massacrato da tanti, a cominciare da Fratelli d'Italia e dai Cinque Stelle. Dopo anni di sofferenza oggi arriva la notizia: prosciolto. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come Marco, Riccardo, Alberto e tutti gli altri. Oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis. Non lo faranno. Pace". Così su X il leader di Iv Matteo Renzi
 
Sempre sul social network, l'ex sindaco di Firenze e premier ha voluto spendere qualche parole anche per il pm Luca Turco, che ha guidato l'impianto accusatorio negli anni dell'inchiesta: "Al pm che mi ha accusato - Luca Turco, lo stesso che ha aggredito la mia famiglia - non ho niente da dire. Mi spiace solo che vada in pensione dopodomani senza pagare per le sue perquisizioni illegittime e per la sua indagine incostituzionale. Chi sbaglia paga vale per tanti italiani, non per lui".

Anche sulla sua newsletter Renzi rincara la dose: "In un mondo normale oggi Giorgia Meloni mi chiederebbe scusa per come ha cavalcato in modo vergognoso l'aggressione giudiziaria nei confronti miei e della mia famiglia. Non lo farà. Perché la sua cultura giustizialista con gli avversari e garantista con gli amici non cambia e non cambierà mai. Oggi vorrei ricevere le scuse del Movimento Cinque Stelle, della parte giustizialista del Pd, dei commentatori che hanno parlato di Open e della Leopolda senza sapere nulla di noi. Non arriveranno. Peccato, per loro".
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