Ieri all’assemblea convocata in Santo Spirito, alla quale hanno preso parte circa 120 persone, è stato ribadito che sia la comunità religiosa che i residenti del quartiere faranno di tutto per salvare dalla trasformazione in RSA di lusso l’ex Caserma Ferrucci.
Come spiega questa mattina il Corriere Fiorentino, la vicenda ha ormai attirato su di sé l’attenzione della politica, tanto che nelle scorse settimane si è attivato il senatore fiorentino Paolo Marcheschi, in quota FdI e vicino all’attuale ministro della Difesa Guido Crosetto, e per inizio aprile è fissato un incontro, anche se ancora non c’è l’ufficialità, fra la sindaca di Firenze Sara Funaro, il priore di Santo Spirito Giuseppe Pagano e l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli.
A poter fare la voce grossa, spiega il Corriere Fiorentino, è la Regione, che tramite l’Asl può rifiutare il convenzionamento all’RSA: in sostanza, gli ospiti non potranno beneficiare della quota sanitaria, cioè della parte della retta coperta dal sistema sanitario regionale, così la retta sarà a carico solo ed esclusivamente dei privati, rendendo la residenza molto costosa.
E il presidente della Regione Eugenio Giani è stato categorico: “Sono contrario al fatto che in Santo Spirito ci siano attività con fini di lucro. È escluso che una eventuale RSA possa ottenere il convenzionamento” ha detto.
Posizione condivisa anche dalla vicepresidente regionale Stefania Saccardi: “Mi auguro che quell’RSA non ottenga mai il convenzionamento”.
La revoca però, spiega ancora il quotidiano, non lascia tranquillo il Ministero della Difesa, dato che si tratta di una strada sì percorribile ma che prevede delle compensazioni in caso di mancato affidamento.
Come spiega questa mattina il Corriere Fiorentino, la vicenda ha ormai attirato su di sé l’attenzione della politica, tanto che nelle scorse settimane si è attivato il senatore fiorentino Paolo Marcheschi, in quota FdI e vicino all’attuale ministro della Difesa Guido Crosetto, e per inizio aprile è fissato un incontro, anche se ancora non c’è l’ufficialità, fra la sindaca di Firenze Sara Funaro, il priore di Santo Spirito Giuseppe Pagano e l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli.
A poter fare la voce grossa, spiega il Corriere Fiorentino, è la Regione, che tramite l’Asl può rifiutare il convenzionamento all’RSA: in sostanza, gli ospiti non potranno beneficiare della quota sanitaria, cioè della parte della retta coperta dal sistema sanitario regionale, così la retta sarà a carico solo ed esclusivamente dei privati, rendendo la residenza molto costosa.
E il presidente della Regione Eugenio Giani è stato categorico: “Sono contrario al fatto che in Santo Spirito ci siano attività con fini di lucro. È escluso che una eventuale RSA possa ottenere il convenzionamento” ha detto.
Posizione condivisa anche dalla vicepresidente regionale Stefania Saccardi: “Mi auguro che quell’RSA non ottenga mai il convenzionamento”.
La revoca però, spiega ancora il quotidiano, non lascia tranquillo il Ministero della Difesa, dato che si tratta di una strada sì percorribile ma che prevede delle compensazioni in caso di mancato affidamento.
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