"Io ero tendenzialmente a favore di non votare, ma il consigliere Santarelli mi ha convinto: in difformità con i miei stimati colleghi voterò a favore", tuttavia "eliminando le keybox senza fare niente altro, accadrà che altri metodi tecnologici verranno introdotti". Lo ha dichiarato il consigliere di centrodestra Eike Schmidt, che ha votato in Consiglio comunale in modo favorevole la delibera che vieta le keybox.
Nel suo intervento Santarelli, poco prima di Schmidt, aveva detto che "l'economia libera è sacra. Ma l'articolo 41 della Costituzione dice che non si può svolgere se va a ledere la salute, l'ambiente, la sicurezza, la dignità umana".
Schmidt ha aggiunto che "la prima metà di questo regolamento, quella sulle guide turistiche, mi convince pienamente. Anche la seconda metà mi trova d'accordo per il 75%".
Sulla delibera che vieta le keybox a Firenze Schmidt ha spiegato "ho votato favorevolmente", in linea con la maggioranza, "per il bene di Firenze. Bisogna andare oltre i tatticismi politici. Non è la prima volta che ho votato una delibera del Pd, non sarà l'ultima. Dopo le dichiarazioni di Cellai di ieri sera mi sono subito chiarito con lui e non è stato necessario coinvolgere altre forze del centrodestra: non ci sono problemi, screzi, divisioni. Da civici siamo liberi e possiamo essere in disaccordo su certe cose".
"La keybox poi era una mia battaglia durante la campagna elettorale - ha aggiunto - Non importa se questa è la delibera 'madre' di Funaro. Non importa chi è la madre, chi il padre. Ciò che è importa è il figlio, ovvero questo risultato. L'atto affronta due temi, la sicurezza e il decoro: e io ne ho sempre parlato".
L'atto, ha sottolineato ancora Schmidt, "è stato migliorato anche dal consigliere Santarelli, che spesso viene definito ribelle. Tuttavia grazie al suo apporto la delibera è migliore. Vediamo quanto il civismo, sia il suo che il mio, abbia portato a una collaborazione, anche oltre i campi antitetici politici".
Schmidt ha evidenziato poi che "la delibera è in linea con le indicazioni del ministro degli Interni Piantedosi. Qui non importa essere di destra o sinistra. Importa il bene dei cittadini di Firenze".
Nel suo intervento Santarelli, poco prima di Schmidt, aveva detto che "l'economia libera è sacra. Ma l'articolo 41 della Costituzione dice che non si può svolgere se va a ledere la salute, l'ambiente, la sicurezza, la dignità umana".
Schmidt ha aggiunto che "la prima metà di questo regolamento, quella sulle guide turistiche, mi convince pienamente. Anche la seconda metà mi trova d'accordo per il 75%".
Sulla delibera che vieta le keybox a Firenze Schmidt ha spiegato "ho votato favorevolmente", in linea con la maggioranza, "per il bene di Firenze. Bisogna andare oltre i tatticismi politici. Non è la prima volta che ho votato una delibera del Pd, non sarà l'ultima. Dopo le dichiarazioni di Cellai di ieri sera mi sono subito chiarito con lui e non è stato necessario coinvolgere altre forze del centrodestra: non ci sono problemi, screzi, divisioni. Da civici siamo liberi e possiamo essere in disaccordo su certe cose".
"La keybox poi era una mia battaglia durante la campagna elettorale - ha aggiunto - Non importa se questa è la delibera 'madre' di Funaro. Non importa chi è la madre, chi il padre. Ciò che è importa è il figlio, ovvero questo risultato. L'atto affronta due temi, la sicurezza e il decoro: e io ne ho sempre parlato".
L'atto, ha sottolineato ancora Schmidt, "è stato migliorato anche dal consigliere Santarelli, che spesso viene definito ribelle. Tuttavia grazie al suo apporto la delibera è migliore. Vediamo quanto il civismo, sia il suo che il mio, abbia portato a una collaborazione, anche oltre i campi antitetici politici".
Schmidt ha evidenziato poi che "la delibera è in linea con le indicazioni del ministro degli Interni Piantedosi. Qui non importa essere di destra o sinistra. Importa il bene dei cittadini di Firenze".
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