Botta e risposta a Palazzo Vecchio tra Fdi da un lato e Fd dall'altro, a proposito di Marco, il libraio del sottopasso delle Cure a Firenze che ha ottenuto un banco di libri al mercato rionale e su cui è stata attivata una petizione affinché gli sia tolta la multa da 5.000 euro comminata l'11 febbraio dalla polizia municipale.
"Siamo solidali con Marco - afferma in una nota Alessandro Draghi di Fdi - e gli auguriamo le migliori fortune, ma non possiamo accettare che sia permesso a qualcuno di aprire un'attività economica - anche la più meritoria - abusivamente. Siamo, infine, solidali con gli agenti della polizia municipale di Firenze che altro non hanno fatto che il proprio lavoro. La multa di 5000 euro è esagerata? Di questo si può anche discutere, ma se passa il messaggio che le sanzioni le pagano solo coloro che sono abbienti, non ha più senso farle. Ricordiamo ai consiglieri Del Re e Palagi che siedono nelle istituzioni dove, piacciano o no, le regole sono tutto".
"Nessun invito - osserva Cecilia Del Re di Fd - a non rispettare le regole, ma un esercizio legittimo dei diritti di difesa previsti dalla legge, a tutela peraltro anche della pubblica amministrazione, a cui viene concessa la possibilità di rivalutare un proprio atto e di revocarlo se ritiene lo stesso viziato, al fine di non incorrere in quelle condanne per le spese legali (e non solo) che ben conosciamo per tutti quei debiti fuori bilancio che quasi ogni lunedì arrivano in aula. Nessun attacco, poi, è stato rivolto alla polizia municipale".
"Siamo solidali con Marco - afferma in una nota Alessandro Draghi di Fdi - e gli auguriamo le migliori fortune, ma non possiamo accettare che sia permesso a qualcuno di aprire un'attività economica - anche la più meritoria - abusivamente. Siamo, infine, solidali con gli agenti della polizia municipale di Firenze che altro non hanno fatto che il proprio lavoro. La multa di 5000 euro è esagerata? Di questo si può anche discutere, ma se passa il messaggio che le sanzioni le pagano solo coloro che sono abbienti, non ha più senso farle. Ricordiamo ai consiglieri Del Re e Palagi che siedono nelle istituzioni dove, piacciano o no, le regole sono tutto".
"Nessun invito - osserva Cecilia Del Re di Fd - a non rispettare le regole, ma un esercizio legittimo dei diritti di difesa previsti dalla legge, a tutela peraltro anche della pubblica amministrazione, a cui viene concessa la possibilità di rivalutare un proprio atto e di revocarlo se ritiene lo stesso viziato, al fine di non incorrere in quelle condanne per le spese legali (e non solo) che ben conosciamo per tutti quei debiti fuori bilancio che quasi ogni lunedì arrivano in aula. Nessun attacco, poi, è stato rivolto alla polizia municipale".
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