Il capogruppo IV in Consiglio comunale aggiunge: 'Senza un approccio strutturale rischiamo solo di aggravare il problema del traffico'

"L'attivazione a gennaio 2025 dello scudo verde rischia di essere prematura se non accompagnata da misure strutturali per gestire i flussi di traffico a livello metropolitano e soprattutto se prima non si è potenziato il sistema dei trasporti".

È quanto dichiara il consigliere metropolitano a Firenze di Territori al centro (e capogruppo di Iv a Palazzo Vecchio), Francesco Casini a proposito dello scudo verde, il sistema di porte telematiche per monitorare i flussi di traffico (e i livelli di inquinamento) nel capoluogo toscano. Casini, si legge in una nota, ha presentato un'interrogazione alla sindaca della Città metropolitana Sara Funaro.

    
"Il Pums - sottolinea Casini - richiede prioritariamente un potenziamento complessivo della mobilità urbana e sostenibile nell'intera area metropolitana, senza il quale l'attuazione dello scudo verde rischia di creare solo costi, disagi e inefficienze per i residenti e i comuni limitrofi".

    
Secondo Casini "lo scudo verde, per avere successo, deve essere inserito in una visione d'insieme condivisa da tutti i sindaci. Non possiamo accettare una strategia di mobilità che non coinvolga l'intera comunità e cittadina a metropolitana. È fondamentale che si sottoscriva l'accordo con i Comuni e che lo scudo verde venga attivato solo dopo un adeguato potenziamento del sistema di trasporti. Siamo tutti consapevoli della necessità di ridurre il traffico e migliorare la qualità dell'aria ma serve un approccio strutturale e condiviso, altrimenti rischiamo di aggravare il problema del traffico invece di risolverlo. Firenze è al centro di un'area metropolitana ampia e le soluzioni per la mobilità devono includere tutte le realtà territoriali".
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