"Non sono un costituzionalista, come non credo lo sia il senatore Gasparri. Per questo mi attengo al parere e al lavoro dei tecnici che ci hanno aiutato a scrivere gli emendamenti alla pdl sul fine vita. Cioè abbiamo cercato proprio di dare una risposta ai rilievi di costituzionalità sulla proposta originaria 'Coscioni', trasformando questa in una norma procedimentale e di attuazione delle sentenze della Consulta". Così Enrico Sostegni (Pd), presidente della commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana, replicando alle dichiarazioni del senatore Maurizio Gasparri (Fi).
"Inoltre - prosegue Sostegni -, introduciamo un 'extra Lea' importante: finora, verificate le condizioni essenziali, la persona veniva lasciata sola nella ricerca del medico e nel reperimento e pagamento dei farmaci; con questa norma tutto ciò sarà compito del sistema sanitario regionale. Dunque, una norma di civiltà, che rientra nell'ambito delle competenze legislative 'concorrenti' delle Regioni: non interveniamo sulla sussistenza delle condizioni per accedere al diritto del suicidio assistito. La legge toscana, infine, garantirà un trattamento eguale ed omogeneo in tutte le aziende sanitarie".
"Per quanto riguarda poi le cure palliative e i post in hospice, entrambi in crescita negli ultimi anni - aggiunge Sostegni - ritengo rimanga una priorità nelle politiche sanitarie regionali, come abbiamo riconfermato anche in tutti gli atti approvati dopo gli Stati generali della Salute e in preparazione del Piano sanitario regionale. Non si provi a mistificare - conclude - pensando che la pdl sul fine vita sia una risposta alternativa".
"Inoltre - prosegue Sostegni -, introduciamo un 'extra Lea' importante: finora, verificate le condizioni essenziali, la persona veniva lasciata sola nella ricerca del medico e nel reperimento e pagamento dei farmaci; con questa norma tutto ciò sarà compito del sistema sanitario regionale. Dunque, una norma di civiltà, che rientra nell'ambito delle competenze legislative 'concorrenti' delle Regioni: non interveniamo sulla sussistenza delle condizioni per accedere al diritto del suicidio assistito. La legge toscana, infine, garantirà un trattamento eguale ed omogeneo in tutte le aziende sanitarie".
"Per quanto riguarda poi le cure palliative e i post in hospice, entrambi in crescita negli ultimi anni - aggiunge Sostegni - ritengo rimanga una priorità nelle politiche sanitarie regionali, come abbiamo riconfermato anche in tutti gli atti approvati dopo gli Stati generali della Salute e in preparazione del Piano sanitario regionale. Non si provi a mistificare - conclude - pensando che la pdl sul fine vita sia una risposta alternativa".
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