I due esponenti di Forza Italia puntano il dito contro due problemi: le dimensioni dei mezzi del tpl e le pesanti condizioni di lavoro del personale

L’incidente dell’altro giorno in piazza San Marco, che ha visto un autobus urtare due donne che passeggiavano sul marciapiede, ha fatto riemergere con forza due problemi che attanagliano il trasporto pubblico locale a Firenze: le dimensioni degli autobus, non adatte per alcune strade soprattutto in centro, e le condizioni di lavoro degli autisti, sottoposti a stress e spesso a turni molto duri. Sono due temi centrali che Autolinee Toscane deve affrontare e risolvere, e su cui le Istituzioni devono vigilare”. Lo dichiarano i capigruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (in foto), e al Comune di Firenze, Alberto Locchi.

Come hanno denunciato i sindacati – ricordano Locchi e Stella – con il nuovo assetto di piazza San Marco, a causa della tramvia, la visibilità per i conducenti è ridotta; lo spazio di manovra c’è, la visibilità meno. E soprattutto, adiacenti all’aiuola centrale della piazza, si trovano spesso in sosta vietata auto, furgoni del carico e scarico merci, cosa che rende complesse le svolte sia per entrare in piazza San Marco da via Arazzieri, sia per girare poi a destra in via della Colonna dopo aver costeggiato la basilica di San Marco. È un problema urgente, che va risolto”.

C’è poi la questione, assolutamente non secondaria – sottolineano Stella e Locchi – delle condizioni di lavoro degli autisti, dove si registrano diverse dimissioni volontarie in cerca di una nuova occupazione. Anche qui, le difficoltà sono numerose: stipendi al di sotto del costo della vita, i turni di lavoro pesanti, le pause troppo risicate, la poca conciliazione dei tempi vita-lavoro, le aggressioni, i rischi della strada e di salute sono alcuni dei motivi che rendono il lavoro di conducente non più appetibile, se non si interviene per un rilancio deciso della qualità delle condizioni di lavoro. Spetta ad azienda e enti locali trovare una soluzione”.

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